“Durante questi due giorni a Firenze abbiamo pensato un po’ meno alle nostre macerie e ai nostri problemi”. In queste parole del sindaco di Arquata Aleandro Petrucci tutto il senso di un soggiorno fiorentino che resterà nel ricordo degli arquatani che hanno partecipato. I due giorni in una delle più belle città d’arte d’Italia sono stati offerti dalla Associazione Agata Smeralda che quest’anno ha voluto destinare il consueto premio “Prima di tutto la vita” in memoria di Fioretta Mazzei collaboratrice di Giorgio La Pira, al sindaco di Arquata del Tronto e idealmente a tutti i primi cittadini dei comuni colpiti dagli eventi sismici dello scorso anno.
La cerimonia di consegna si è svolta sabato, nella Chiesa di San Frediano in Cestello – Piazza San Frediano in Cestello, a Firenze. A consegnare questo Premio – 35.200 euro mila euro insieme alla riproduzione di una ceramica invetriata robbiana che rappresenta un bambino abbandonato in fasce – è stato proprio il Presidente dell’Associazione Prof. Mauro Barsi, insieme a S.E. Mons. Giovanni Tonucci, Arcivescovo Emerito di Loreto ed alle autorità istituzionali presenti alla cerimonia: Beatrice Covassi, Capo della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, Rosa Maria Di Giorgi, Vice Presidente del Senato; Stefania Saccardi, Assessore alle Politiche Sociali della Regione Toscana e Sara Funaro, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Firenze.
Ad Arquata i rappresentanti di Agata Smeralda erano stati all’indomani delle prime scosse, concordando un concreto piano di interventi di solidarietà. “Ora non vogliamo dimenticare la tragedia e le enormi difficoltà delle comunità colpite dal terremoto – spiega il Presidente Barsi – e con questo Premio vogliamo sottolineare come il Sindaco di Arquata del Tronto, Aleandro Petrucci, e gli altri Primi Cittadini dei Comuni colpiti dal terremoto si siano adoperati con passione, energia, competenza e senza mai risparmiarsi per le necessità delle popolazioni colpite. Hanno dimostrato di stare con la gente e per la gente, mettendo al primo posto la dignità della vita umana”.
“Di fronte alle tragedie – continua Barsi, illustrando le motivazioni del Premio – si possono avere reazioni diverse: si può scappare cercando un posto migliore dove stare, pensando solo a se stessi; oppure rimboccarsi le maniche ed aiutare chi si trova nella situazione peggiore. Quest’ultima scelta non è scontata, ma è guidata dalla priorità di pensare “prima di tutto alla vita”, alla vita delle persone in quel momento più deboli, che mai come nel momento di difficoltà hanno bisogno di una figura di riferimento dello Stato che sia accanto a loro e che li sostenga. Il Sindaco Aleandro Petrucci lo ha fatto per i suoi cittadini e con i suoi cittadini in Arquata del Tronto così duramente colpita dalla violenza della natura. E con lui tanti altri colleghi Sindaci dei comuni della zona”.
La delegazione partita da Ascoli, composta dal sindaco, dai consiglieri comunali Mauro De Santis, Sabrina Sbernola, Leonardo Gabrielli e da una ottantina di arquatani ha avuto la possibilità, grazie all’associazione Agata Smeralda Onlus, di effettuare una visita guidata al Museo dell’Istituto degli Innocenti, che si trova nella stessa struttura dello Spedale degli Innocenti dove fu abbandonata la piccola Agata Smeralda.
La delegazione è stata inoltre ricevuta dal Cardinale Giuseppe Betori che ha voluto portare il proprio messaggio di vicinanza alla popolazione arquatana e idealmente a tutte le popolazioni colpite dal sisma manifestando la propria gioia per il premio assegnato al sindaco Petrucci. L’Arcivescovo Tonucci ha inoltre celebrato una commovente messa proprio in ricordo delle vittime del sisma nella bellissima chiesa di Santa Felicità.
Il soggiorno in ostello offerto dall’associazione a tutti i partecipanti è stato un’occasione di socializzazione e di recupero del senso di comunità e di questa opportunità il sindaco ha ringraziato in più occasioni il presidente dell’associazione Mauro Barsi. Petrucci, durante la cerimonia di consegna del premio, ha rappresentato agli intervenuti le difficoltà vissute dalla popolazione arquatana, ancora in gran parte sfollata negli alberghi della costa o in case prese in affitto, ma allo stesso tempo la grande volontà di andare avanti di ricominciare grazie anche al sostegno di realtà come Agata Smeralda. Un sostegno che va oltre il contributo economico: “A Firenze ora abbiamo degli amici, siete tutti voi”, ha detto il sindaco davanti alla numerosa platea commossa intervenuta alla cerimonia di premiazione. Una vicinanza che consente di guardare al futuro con più speranza.