L’Erap ha individuato 192 abitazioni, distribuite su 16 comuni piceni, per l’eventuale acquisto al fine di far tornare nei comuni di provenienza le famiglie sfollate a causa del terremoto. Delle abitazioni individuate, 13 sono ad Ascoli per un investimento complessivo di 2,2 milioni circa. Ma non tutti i territori piceni coinvolti, in realtà, rientrano nell’area del cratere. Basti pensare che a fianco al capoluogo ed altri centri piceni colpiti direttamente dal sisma, figurano anche località della costa come San Benedetto e Cupra Marittima. E il discorso delle aree fuori dal cratere, comunque, si ripresenta anche su scala regionale, con un investimento complessivo previsto dall’ente per gli alloggi popolari di 100 milioni di euro per acquistare 748 case rimaste invendute su tutto il territorio regionale, di cui 328 in zone del cratere e altre 420 in territori che non rientro nel perimetro delle zone terremotate. Una strategia, quella adottata dalla Regione, nata con l’obiettivo di favorire l’acquisto di appartamenti rimasti invenduti, sui territori che hanno subìto danni dal sima, da mettere a disposizione di chi ha avuto al casa distrutta e vorrebbe riavvicinarsi proprio laddove abitava prima del terremoto. Ma di certo, per chi abitava nell’entroterra, non si può certo considerare un ritorno a casa il fatto di andare ad abitare in una casa a San Benedetto, Cupra Marittima, o ad esempio Ripatransone dove gli immobili in ammessi dall’Erap nell’elenco delle possibili acquisizioni sono addirittura 55.
Dopo gli avvisi pubblici diramati proprio dall’Erap nei mesi scorsi per l’acquisto di unità immobiliari (finora invendute) finalizzate a tamponare l’emergenza abitativa del terremoto 2016 nelle Marche, sono state complessivamente 748 le proposte da parte di società immobiliari ritenute congrue, tra tutte quelle arrivate, alle esigenze, considerando anche il prezzo di vendita. Si è quindi arrivati alla definizione di una graduatoria nella quale sono stati inseriti gli appartamenti che ora potranno essere comprati dall’ente per gli alloggi in base alle esigenze di famiglie sfollate che vorrebbero riavvicinarsi ai luoghi in cui abitavano prima che arriva il sisma a distruggere tutto. In altre parole, una valida alternativa alle casette. In questo elenco, sono 192 gli alloggi individuati nella provincia di Ascoli, sulla base delle proposte pervenute, che essendo ancora invenduti potrebbero essere acquistati per rispondere al fabbisogno delle famiglie “terremotate”. Per la precisione, partendo dagli appartamenti individuati nelle zone ricomprese nel cratere del sisma, ad Ascoli sono stati presi in considerazione 13 alloggi, ad Acquasanta Terme 18, a Folignano 15, a Castel di Lama 11, a Roccafluvione 11, ad Offida 6, a Montedinove 5, a Castorano 4, a Colli del Tronto 4, a Maltignano 2 e a Venarotta 2. Quindi, nelle zone del cratere sono stati individuati 9 1 alloggi. Ma, alla fine, risultano essere di più gli appartamenti individuati fuori dalla zona del cratere: ben 101, con Ripatransone a fare la parte del leone con 55 alloggi, Spinetoli con 35, Cupra Marittima con 6, Monsampolo del Tronto con 5 e San Benedetto con 3. Quindi il numero degli alloggi è minore negli 11 centri che rientrano nel cratere rispetto a quello dei 5 comuni che sono fuori dall’area del sisma.
Sui 192 appartamenti individuati dall’Erap, come detto, sono 13 quelli che si trovano nel capoluogo. In realtà, come detto, le proposte pervenute complessivamente (tutte da 3 società immobiliari) erano 22, ma 9 sono state ritenute non congrue. Qualora si procedesse all’acquisto di tutti e 13 gli appartamenti ascolani, il costo da sostenere per l’Erap sarebbe di 2.235.318,58 euro. Le zone di ubicazione degli alloggi individuati sono le seguenti: 7 appartamenti si trovano a Mozzano, 5 sono a Lisciano e 1 si trova a Porta Romana. I prezzi di acquisto vanno da 1.332,18 euro al metro quadrato per una abitazione di Mozzano fino ai 1.684,82 euro dell’abitazione in vendita a Porta Romana.