L’Arengo prevede, stando all’andamento attuale, di comminare 16.200 multe nell’arco del prossimo anno, a partire da gennaio. Tutto ciò considerando sia i varchi elettronici che il velomatic nelle frazioni. Circa 3.000 multe in più, a conti fatti, rispetto a quanto preventivato inizialmente. Una previsione che affiora dalla documentazione propedeutica all’imminente bando di gara per l’assegnazione del servizio di notifica e spedizioni delle multe a partire dal prossimo mese di gennaio e per una durata di due anni con possibile proroga per il terzo.
Di fatto, conteggiando il numero delle multe previste quale obiettivo base definito per valutare la consistenza dell’appalto degli avvisi di notifica da spedire, statisticamente si potrebbe dire che più o meno un ascolano su tre – incluso chi non guida, anziani e bimbi – pagherà una multa. La definizione del numero di contravvenzioni da elevare, da parte dell’Arengo, proprio nel capitolato per la gara di appalto, viene infatti definito in 16.200 multe in un anno e, quindi, 32.400 nei due anni di gestione del servizio. E altre 16.200 nell’eventuale successivo anno di proroga. Considerando, quindi, il costo stabilito di 1,30 euro da corrispondere per ciascuna multa a chi si occuperà del servizio, risulta un importo di 21.000 euro per un anno cui devono poi essere aggiunti 2.800 euro per l’acquisto dei bollettari, per arrivare ad una somma complessiva presunta da corrispondere pari a 71.400 euro più iva.
Stando alle previsioni iniziali, l’Arengo aveva fissato una somma da corrispondere per la spedizione delle notifiche pari a 17.500 euro, ipotizzando quindi di andare ad elevare – sempre includendo velomatic e varchi elettronici – un totale di 13.400 contravvenzioni. Adesso, invece, proprio basandosi sull’andamento dei controlli e quindi sull’incremento registrato in termini di multe, si ipotizza di arrivare ad accertare almeno 16.200 contravvenzioni già nell’arco del 2018, con un incremento di almeno 2800 verbali. Ciò significa che nonostante gli avvisi preventivi per quel che riguarda gli apparecchi elettronici lungo le strade delle frazioni e nonostante il periodo di tolleranza per abituarsi ai varchi, evidentemente sono ancora tanti quelli che incappano nelle sanzioni. Come detto, arrivare a comminare 16.200 multe significherebbe, dal punto di vista puramente statistico, infliggere in un anno una multa ogni tre ascolani, incluse le persone molto anziane e i neonati.
E’ chiaro, che, a fronte della base di contravvenzioni che ogni anno riguarda soprattutto divieti di sosta nelle più svariate zone della città, le aree più a rischio per quel che riguarda la restante percentuale di multe comminate riguardanti non la sosta, ma il transito, sono sicuramente il centro storico e le frazioni, ovvero laddove solo da alcuni mesi sono entrati in funzione i varchi elettronici (nel cuore della città) e il velomatic (nelle zone fuori extraurbane).