Prosegue a ritmi serrati il percorso per l’elaborazione di una strategia condivisa nell’area interna del Piceno, che vede coinvolti 15 comuni: Acquasanta Terme, Arquata del Tronto, Carassai, Castignano, Comunanza, Cossignano, Force, Montalto delle Marche, Montedinove, Montegallo, Montemonaco, Offida, Palmiano, Roccafluvione e Rotella. L’obiettivo è quello di definire, entro fine anno, l’Accordo di Programma Quadro semplificato previsto dalla normativa per le aree interne del cratere sismico.
Il complesso iter, partito nel 2014 con la Regione che aveva individuato tre aree interne marchigiane, tra cui quella del Piceno, si è articolato nel tempo dopo una prima fase di incontri con amministratori e stakeholder locali, finché gli eventi sismici del 2016, devastanti per le zone montane e collinari, hanno costretto a rivedere le azioni precedentemente individuate e ad accelerare le tempistiche per adottare una strategia in tempi brevi.
Il GAL Piceno, che svolge il ruolo di animazione e progettazione su incarico dell’Unione Montana del Tronto e Valfluvione capofila dell’iniziativa, ha organizzato e coordinato dei focus group tematici su Istruzione, Sanità, Trasporti ed Associazionismo, per sviluppare la bozza preliminare.
Per quanto riguarda l’istruzione, anche grazie a proficui incontri con i 5 Dirigenti degli ISC presenti nell’area interessata e con gli Istituti Superiori professionali, sono state costruite le azioni che prevedono il miglioramento della didattica, con le scuole aventi ruolo di “presidi civici” dove le comunità locali possono svolgere attività extrascolastiche di formazione, creando così ulteriori opportunità lavorative.
Sull’ambito della Sanità incisivo l’incontro con i rappresentanti Asur regionali e provinciali, i quali hanno prestato la massima collaborazione per individuare importanti linee guida da inserire nella bozza preliminare. Molto positivi, infine, i risultati scaturiti dall’incontro con i referenti del Comitato tecnico Nazionale delle Aree Interne sul tema dell’Associazionismo sul quale, il gruppo tecnico di lavoro, grazie al supporto dei sindaci, ha individuato possibili servizi da attivare nell’ambito della Strategia Nazionale.
Il Presidente dell’Unione Montana Tronto e Valfluvione Giuseppe Amici ha ribadito che “le Aree Interne colpite duramente dal sisma, potranno continuare a vivere e creare nuove possibilità di sviluppo solo se verranno erogati i servizi essenziali che garantiscono la permanenza dei residenti: in questa prospettiva è assolutamente necessario accelerare il percorso Snai (Strategia Nazionale Aree Interne) per dare risposte concrete, coordinate e sinergiche“.