Arriverà a fine novembre l’avviso pubblico per sbloccare il Piano antipovertà dell’Arengo. Una strategia che parte con il supporto di 400 mila euro in bilancio (200 mila per il 2018 e 200 mila per il 2019) per arrivare ad erogare contributi a tutte quelle persone in difficoltà economiche disposte a fornire, in cambio, prestazioni di pubblica utilità. Una linea tracciata dall’Amministrazione comunale che ora, nella persona del vice sindaco Donatella Ferretti, ha già avviato anche il confronto con le organizzazioni sindacali per mettere a punto il regolamento finalizzato all’erogazione delle prestazioni e dei contributi. Un lavoro che, come anticipato, sfocerà tra circa un mese nell’avviso pubblico al quale le persone interessate e con i requisiti richiesti (reddito Isee non superiore ad una certa cifra) dovranno rispondere. Si cambia rotta, dunque, come già anticipato nello scorso mese di agosto, a seguito delle apposite variazioni di bilancio approvate in consiglio comunale.
Questo Piano antipovertà, voluto dal sindaco Castelli e dall’assessore alle politiche sociali Donatella Ferretti, entra adesso nella fase concreta con una serie di incontri che servono a mettere a punto tutti i parametri e i criteri da inserire nel regolamento per l’erogazione delle somme in cambio di attività utili alla comunità da individuare. Una scelta che si rende necessaria per far fronte ad una situazione sempre più allarmante, con un incremento almeno del 10% della cosiddetta fascia dei “nuovi poveri”. Un riscontro che l’Arengo ha avuto attraverso il numero delle richieste di contributi per poter arrivare a fine mese. Con richieste di soldi, ad esempio, per pagare l’affitto o le bollette. Considerando anche che ci sono diverse persone che non rientrano, ad esempio, nei parametri per poter accedere a contributi di sostegno specifici come il Sia o a quelli previsti dalla legge 30.
L’iniziativa consisterà nel creare misure di sostegno alternative legate all’effettuazione di specifiche prestazioni, da parte dei cittadini bisognosi, che possano essere utili per la città. E questo anche per far sentire comunque utili queste persone e rispettare la loro dignità. Ci sarà un sostegno economico, sulla base del reddito Isee documentato, ma che verrà dato a tutte quelle persone in forti difficoltà economiche che, comunque, saranno disponibili a svolgere prestazioni per la comunità. Luca Marcolini