La Provincia di Ascoli si ritrova ancora ad opporsi a ricorsi di automobilisti plurimultati a causa degli autovelox in funzione sul territorio piceno. La stangata delle multe susseguenti al controllo elettronico della velocità ha mietuto e continua a mietere vittime dal punto di vista dell’impatto economico e, a fronte di chi – ovviamente essendo in torto – si piega di fronte all’evidenza e paga la multa in silenzio o magari chiedendo una rateizzazione (a fronte di importi proibitivi), in diversi anche in questa fase chiedono giustizia, ritenendo non corrette le modalità di utilizzo degli autovelox, e ricorrono al giudice di pace per non pagare sanzioni arrivate in serie. Tra gli ultimi casi, ad esempio, che ora vedranno la Provincia di Ascoli opporsi ai relativi ricorsi, ci sono sia privati che aziende che si sono visti arrivare nel giro di qualche mese anche 4, 5 e più verbali di contravvenzione. In particolare, i ricorsi per i quali l’Amministrazione provinciale dovrà ora difendersi, di fronte al giudice di pace, sono relativi alla scorsa estate, nel periodo tra giugno e luglio. C’è, ad esempio, chi ha ricevuto addirittura 4 multe nell’arco dello stesso mese. E adesso bisognerà capire come si pronunceranno, caso per caso, i giudici di pace.
Fatto sta che il fenomeno, seppure con diversa intensità e frequenza, si protrae dal 2014 quando tanti furono i ricorsi a fronte di una raffica di contravvenzioni elevate proprio nello scorcio conclusivo di quell’anno, anche con le prime sentenze del giudice di pace di Ascoli che davano ragione ai agli automobilisti finiti nel mirino delle macchinette di rilevamento della velocità e della polizia provinciale (per la violazione dei limiti di velocità). Con la Provincia che interpellò il proprio Ufficio legale ricorrendo in appello per difendere il proprio operato e rivendicare le somme delle multe. In realtà, il rischio dei ricorsi, già in quella fase, era stato ipotizzato proprio per la quantità delle multe comminate. Ricorsi che già alla fine dello scorso mese di gennaio avevano visto un riconoscimento alle ragioni dei cittadini proprio attraverso le prime sentenze. Ed ancora, a distanza di tre anni, il muro contro muro tra Provincia e automobilisti multati continua.
In realtà, a pesare, è la strage di portafogli nei diversi casi in cui le multe per alcuni automobilisti si accumulano, fino anche a superare i 1300 euro. Per poi sfociare in questi continui ricorsi ai giudici di pace o in rateizzazioni nei pagamenti. Perché, come detto, chi si è trovato giornalmente a transitare nelle zone “foto-controllate” magari per andare a lavorare, la mazzata è arrivata a più riprese, anche con quattro o cinque multe spalmate nell’arco di un mese. E forse, una riflessione, se si continuano a registrare tante sanzioni, una riflessione andrebbe fatta: se le multe continuano a fioccare per superamento dei limiti di velocità, dopo tre anni, forse il sistema dell’autovelox non è la soluzione più efficace… Anche se, per scoraggiare l’alta velocità nelle frazioni, da qualche mese anche l’Arengo ha deciso di utilizzare il sistema del velomatic, con pre-avvertimento su giorni e orari di posizionamento.
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giacomo vagnoni | 15 novembre 2017
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In un contesto economico, come quello attuale, dove sempre più gente perde il lavoro, con un’economia al collasso, i comuni e le provincie cercano di risollevarsi a livello economico, tra le tante modalità, anche con i proventi degli autovelox. Il sistema è sempre il solito, razziare le tasche dei cittadini,,,non è interesse delle amministrazioni in questione cercare di educare gli automobilisti ad una guida più tranquilla e moderata. Spesso certe apparecchiature vengono istallate in punti dove potrebbe essere molto difficile rimanere sotto i loro limiti di velocità.. Il sistema è fatto in modo tale per mungere (la mucca) che poi saremmo noi automobilisti…ed il discorso è sempre quello tutti stanno zitti e nessuno fa nulla…questa è proprio un italia di merda e solo gli extracomunitari del africa vengono nel nostro paese a viverci stabilmente,,,tutti gli altri se ne vanno in posti della terra dove la civiltà sta 100 passi avanti a noi. I politici vogliono i soldi dagli italiani,,,,tasse, balzelli e mazzette di vario genere,,,spero che ai parassiti che stanno in politica che si riciclano in cento partiti diversi, prima o poi qualcuno dia loro una sana fucilata, tanto è quello che si meritano….affaristi senza scrupoli, presenti in tutte le cerimonie, pur di farsi notare.