Finisce in Cassazione, a quasi 20 anni di distanza, la guerra legale tra Comune di Ascoli, compagnia assicurativa e Anas, per un gravissimo incidente che aveva visto una donna di 36 anni (all’epoca), con la sua figlia di 6 anni, coinvolta con gravi ripercussioni dopo lo schianto contro una pianta lungo l’ex Salaria all’altezza di Campolungo. Un fatto che si verificò il primo dicembre del 1998 e che ha visto la compagnia assicurativa dell’Arengo risarcire alla donna e ai familiari oltre 2 milioni di euro per poi cercare di rivalersi sull’Anas ritenendolo corresponsabile dell’incidente, insieme al Comune. Anas che ora, dopo essersi vista appioppare il 50% della responsabilità in fase di appello, adesso ha deciso di portare tutti in Cassazione.
Era il primo dicembre del 1998 quando l’auto condotta da una donna ascolana di 36 anni, con la figlioletta di 6 anni a bordo, viaggiando lungo l’ex Salaria nella zona di Campolungo aveva visto la vettura sbandare improvvisamente per le condizioni del fondo stradale bagnato dalla pioggia e finire violentemente contro un albero. Le condizioni della donna erano sembrate subito gravi tanto che aveva subìto lesioni importanti ed era stata ricoverata al Mazzoni con prognosi riservata per poi essere operata d’urgenza. La figlioletta, per fortuna, era rimasta miracolosamente illesa. L’incidente, avvenuto nella tarda mattinata, era stato sicuramente favorito dalle condizioni della strada che, con la pioggia battente dalle prime ore del giorno, evidenziavano il formarsi di ristagni d’acqua in diverse zone. Un incidente che avrebbe cambiato la vita della donna per le lesioni subite.
Da lì è partita tutta la vicenda giudiziaria che ora vede la compagnia assicuratrice (che ha risarcito la donna e la sua famiglia con oltre 2,5 milioni di euro) e il Comune di Ascoli contro l’Anas che, dichiarato co-responsabile al 50% con l’Arengo per quell’incidente, ha deciso di ricorrere in Cassazione. Un gravissimo ncidente che quasi 20 anni fa che ha stravolto la vita di una famiglia.
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