Bonifica ex Carbon, il Tar concede tempo fino a maggio

Il Tar accoglie anche il nuovo ricorso di Restart e concede tempo ulteriore per l’avvio della bonifica fino al maggio del 2018, presumibilmente dopo la firma della convenzione che sbloccherà formalmente l’apertura del cantiere all’ex Carbon. La società proprietaria dell’area, chiamata ad intervenire in tempi stretti per bonificare in particolare l’area della vasca di prima pioggia, all’interno dell’ex stabilimento, ha ottenuto la dilatazione dei tempi da parte del Tribunale amministrativo regionale, con rinvio di ogni decisione al 9 maggio 2018, proprio per consentire nel frattempo lo sblocco delle procedure urbanistiche e consentire, quindi, a Restart di partire con la bonifica una volta siglato l’accordo con l’Arengo. Il tutto non senza sottolineare che, curiosamente, ad opporsi alla richiesta di rinvio della bonifica da parte della Restart è stata anche la Sgl Carbon, ex proprietaria dell’area.

 

Il ricorso presentato da Restart con rinvio a maggio 2018 con ordinanza del Tar Marche, era stato presentato contro Regione, Comune, anche chiamando in causa la Sgl Carbon, per l’annullamento previa sospensione delle disposizioni degli enti relative all’avvio degli “interventi di messa in sicurezza permanente dell’area denominata vasca di prima pioggia – procedura di bonifica del sito ex Sgl Carbon. In pratica, la società ricorrente ha chiesto un ulteriore differimento dell’udienza di trattazione del merito, evidenziando al riguardo, “oltre ai profili inerenti l’andamento del procedimento di approvazione della variante urbanistica (a sua volta finalizzata all’approvazione del Piano di riqualificazione ed alla conseguente stipula della convenzione urbanistica che consentirebbe l’avvio della bonifica del sito ex Carbon), l’avvenuto annullamento ad opera del Tar Lazio del provvedimento con cui il Ministero dell’economia aveva esercitato nei riguardi della Regione Marche e del Comune di Ascoli la rivalsa” per il pagamento della sanzione europea connessa.

 

Di fronte al Tar, anche la Sgl Carbon “ha ribadito l’opposizione già manifestata nella memoria difensiva depositata il 4 ottobre 2017, evidenziando in particolare che il rinvio della decisione di merito impedirebbe il pronto avvio delle operazioni di bonifica e consentirebbe a Restart di continuare a sottrarsi agli obblighi assunti in tal senso già al momento dell’acquisto dell’area dalla stessa Sgl Carbon”. Alla fine, i giudici hanno accolto la richiesta di rinvio non essendo stata Restart la causa dell’inquinamento e, quindi, non potendo essere chiamata a sanare la problematica senza la stipula della convenzione per la riqualificazione dell’area.

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