Era accusato di aver abusato della figlia minore. Ieri, al termine del processo di primo grado il cinquantatreenne ascolano è stato assolto «perché il fatto non sussiste» dal collegio giudicante del tribunale di Ascoli presieduto dal giudice Marco Bartoli. Il Pm Cinzia Piccioni al termine della sua requisitoria aveva chiesto una condanna a otto anni di carcere.
I fatti si riferiscono al giugno del 2009 quando, secondo l’accusa, il padre avrebbe compiuto atti sessuali con la figlia palpeggiandola nelle parti intime e tentando di penetrarla. Il tutto avviene in un contesto familiare particolarmente difficile con gravi problemi sociali tanto che, ad un certo punto, intervennero i servizi sociali che provvidero ad allontanare i figli dai genitori non ritenendoli in grado di garantire loro una fanciullezza serena e di non ritenerli all’altezza di svolgere il loro ruolo educativo. Al termine del processo di primo per i giudici del tribunale di Ascoli il fatto non sussiste ed il cinquantatreenne, difeso dagli avvocati Mauro Gionni e Anna Grazia Di Nicole, è stato prosciolto da ogni accusa.
