Si aprirà domani, 16 dicembre, alle ore 17,30 in via Oberdan ad Ascoli, curata dall’associazione Arte Contemporanea Picena, la mostra “Fin qui tutto bene” dell’artista Andrea Tarli, ascolano di nascita, ma residente tra l’Italia ed il Portogallo. Il titolo della mostra, ispirato ad una celebre frase del film L’Odio, introduce il visitatore nell’universo multidisciplinare dell’artista dove street art, cinema, pittura e scultura s’intrecciano con gli aspetti sociali del mondo dando vita ad una “pittura sospesa”.
Andrea Tarli presenta alla galleria Cantiere di Ascoli oltre trenta opere organizzate in tre percorsi: 20 progetti di street art, 13 tele tutte opere concepite nel 2017 a Lisbona, 3 sculture.
L’intera esposizione è strettamente correlata, ed i tre percorsi s’intrecciano con il titolo della mostra, “Fin qui tutto bene”, quasi a suggerire una via d’uscita: “abbiamo ancora l’arte, che cambia i colori della nostra percezione del reale, abbiamo l’immaginazione che ci apre alle mille interpretazioni della mente di un artista complicato che lascia a noi la libertà di perderci nei sofisticati ed intricati messaggi delle sue opere, come a dirci, tutto è ancora possibile perché “il problema non è la caduta ma, l’atterraggio”.