Anche ad Ascoli Piani per la sicurezza obbligatori per tutti gli eventi

Anche ad Ascoli tutti gli eventi dovranno avere un proprio Piano per la sicurezza con steward, vie di fuga e altre misure previste dalla legge per blindare gli spazi pubblici rispetto al rischio di possibili incidenti, attentati o qualsiasi altro tipo di problematica. Eventi più “blindati”, dunque, sempre in relazione alla consistenza degli stessi, dopo la normativa attivata e resa esecutiva con una apposita circolare – a seguito degli incidenti verificatisi in piazza Salotto a Torino – nello scorso mese di giugno. Ed ecco che adesso, dopo la programmazione estiva già predisposta prima delle nuove norme, la città si ritrova a dover convivere con i Piani di sicurezza e tutte le misure per evitare problemi.

 

Piani che prevedono costi aggiuntivi importanti e che rappresentano ormai un passaggio obbligato. Ma cosa significa tutto ciò in termini pratici? Diversi sono gli strumenti e gli indirizzi che la circolare applicativa delle nuove norme sulla sicurezza prevedono. Come, in primis, proprio la necessità di utilizzare un adeguato numero di steward, specialmente nelle piazze più grandi e con diversi punti di accesso – come piazza del Popolo – in numero adeguato alle quantità di persone presumibilmente presenti all’evento. In pratica, il principio è quello secondo cui in un ogni accesso alle aree dove si svolgono eventi deve essere tenuto sotto controllo, sia per l’accesso delle persone che eventualmente degli automezzi. E questo significa che, ad esempio, proprio nel caso di piazza del Popolo in caso di un evento che attiri migliaia di persone saranno necessario 6 o 7 steward. Steward che poi ovviamente, in base anche alle disposizioni del comitato sulla sicurezza della Prefettura, dovranno essere supportati se necessario anche dalle forze dell’ordine. Altra misura precauzionale suppletiva che potrebbe essere decisa in base alle valutazioni del caso è quella di andare eventualmente a impedire l’accesso di auto o veicoli nelle aree di certe manifestazioni utilizzando anche blocchi fisici al traffico (dissuasori o altri elementi che impediscano il passaggio). Inoltre, come anticipato, dovranno essere individuate vie idonee da lasciare libere per l’eventuale evacuazione della piazza o dell’area interessata dall’evento in caso di emergenza o necessità. Qualsiasi tipo di manifestazione pubblica, sulla base della circolare, dovrà essere attentamente valutata anche dal sindaco per poi essere sottoposta al vaglio dal comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Tutto questo a prescindere dalla tipologia di manifestazione e dall’affollamento previsto. Quindi non importa se l’evento sia o no tra quelli che richiedono l’intervento delle commissioni comunali e provinciali di vigilanza sui pubblici spettacoli. Lo afferma il Ministero dell’interno sempre nella circolare emanata il 19 giugno scorso.

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