Terremoto e messe in sicurezza, sbloccati i lavori per 21 edifici a rischio

L’Arengo sblocca 21 interventi di somma urgenza  per la messa in sicurezza immediata al fine di evitare rischi per la pubblica incolumità.  Il provvedimento degli uffici tecnici comunali  spiana la strada a quei lavori che devono essere realizzati prima possibile per evitare ogni possibile rischio per i cittadini. E tutto questo con una spesa complessiva di oltre 400 mila euro (426.322,91 euro) che potrà essere recuperata dal fondo di 50 milioni di euro appositamente stanziato per le emergenze nazionali e destinati a “misure provvisionali eseguite sia attraverso interventi in somma urgenza sia in amministrazione diretta”,  tra cui la “messa in sicurezza di strutture pericolanti”. Ora, nel lungo elenco degli interventi già in fase di avvio per evitare rischi figurano diversi edifici del centro storico, qualcun altro più periferico e altri che hanno carattere anche storico-architettonico.

 

L’individuazione delle priorità, proprio alla luce dei rischi per la pubblica incolumità, è avvenuta a seguito dei sopralluoghi eseguiti da parte dei tecnici comunali in esito ai quali sono stati rilevati danni consistenti che arrecano pericolo sia ai fabbricati adiacenti che alle vie o strade su cui si affacciano e siano tali da pregiudicare la pubblica incolumità.  Si tratta, in tutti i casi, di attività di controllo che hanno determinato l’adozione di ordinanze sindacali emesse sulla scorta dei danni rilevati e riportati nelle relative schede Fast e Aedes, con relativa evacuazione degli immobili. L’obiettivo, ovviamente, è quello di eseguire nell’immediatezza i lavori necessari per il ripristino dello stato di sicurezza, secondo le procedure di somma urgenza. Come detto, sono 21 gli interventi al momento individuati.

Il lungo elenco degli immobili a rischio, sui quali intervenire subito, vede elencati costi per le opere di messa in sicurezza e in alcuni casi, per ora, le progettazioni. Andando a scorrere la lista delle messe in sicurezza da effettuare, risultano casi come un fabbricato in via Annibal Caro 14 per un costo previsto di 21.293,03 euro, un altro immobile in via delle Torri all’angolo con via Saladini per una spesa complessiva di 25.988,07 euro, così come il fabbricato in rua del Teatro2 con costo stimato di 32.801,17 euro. Altre messe in sicurezza quelle previste per gli edifici in via della Piazzarola ai civici 11,13,15,17 (costo 19.096,35 euro), per gli immobili in via Catone 9 e 11 (spesa prevista di 18.546,88 euro),  il fabbricato in piazza Arringo 35 all’angolo con rua Pietro della Scala (costo 39.864,37 euro), l’edificio in via Tornasacco ai civici 11,13,15,17 (47.298,57 euro), il fabbricato in Piazza Ventidio Basso 6 ( 34.815,54 euro), l’edificio in via Pretoriana – largo Dino Ferrari 1 (42.058,90 euro), il fabbricato in rua del Picchio 2- per il quale ora è stato disattivato nuovamente il varco elettronico ( 28.066,41 euro), un immobile nella frazione di Polesio (6.050 euro), infine, una palazzina  all’interno dell’ex Villaggio del fanciullo sulla Salaria inferiore ( 2.750 euro). Ci sono poi, i soli affidamenti di incarichi per progettare le messe in sicurezza relativi a immobili in corso Mazzini 15, in corso Mazzini angolo via San Giuliano,in via Achille Argenti 35, in rua delle Conce.9, in via dei Bonaccorsi 30,32 e 34 e in corso Mazzini 84 Tra le opere di messa in sicurezza immediate sono state incluse anche alcune relative a strutture di profilo anche storico-architettonico, tra cui la garritta porta Corbara lungo un tratto delle mura urbiche (49.346,21), l’arco romano posto a nord-est del colle dell’Annunziata con i relativi paramenti murari (costo 11.500 euro), la chiesetta di Venagrande (9.785,03 euro), l’archetto e la bifora in rua Carlo Magno-via delle Canterine (31.410,43 euro).

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