Incidente sul lavoro, la Procura apre un’inchiesta

La Procura di Ascoli ha aperto un’inchiesta sulla morte di Gianluca Canterini, l’operaio di 28 anni di Gela morto ieri a seguito di un grave incidente sul lavoro durante la realizzazione del nuovo metanodotto nei pressi di Castel di Lama. Gli ispettori del servizio prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro dell’Asur, giunti sul luogo dell’incidente, stanno raccogliendo tutti gli elementi utili per accertare le eventuali responsabilità.

Nel frattempo  il corpo senza vita di Gianluca Caterini è stato trasferito all’obitorio dell’ospedale Mazzoni di Ascoli a disposizione dell’autorità giudiziaria che dopo aver disposto la ricognizione cadaverica  concederà il nulla osta per la restituzione della salma ai suoi familiari che, a quel punto, potranno organizzare il trasferimento in Sicilia dove a Gela si terranno le esequie. Gianluca Canterini, sposato con una figlia piccola, lavorava per l’mpresa siciliana che sta eseguendo i lavori del metanodotto che dal vicino Abruzzo, attraversa la vallata del Tronto per poi proseguire fino ad Offida e proseguire oltre.

L’incidente si è verificato ieri  mattina poco dopo a mezzogiorno mentre si stava procedendo al sollevamento e alla movimentazione di un grasso tubo di acciaio della lunghezza di circa quattro metri quando, improvvisamente, il carico sospeso ha colpito Caterini al torace e all’addome. l violento impatto avrebbe provocato un vasto trauma toracico.

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Vice direttore della Gazzetta di Ascoli - Giornalista

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