Dovranno essere presentati entro il prossimo 19 febbraio i progetti per attingere ai 6,7 milioni di euro destinati alleper le aree colpite dal sisma, per iniziativa di Confindustria, Cgil, Cisl e Uil. E molti, tra imprese e associazioni, non lo sanno. La consistente somma destinata anche al territorio ascolano arriva dal grande cuore di imprese e lavoratori italiani, ma ancora in tanti non sono a conoscenza di questo importante supporto economico destinato a progetti per le imprese dell’area del cratere, ma anche al miglioramento della qualità della vita e delle persone e ad attivare iniziative di servizi alla persona e alle categorie svantaggiate. E, in questo secondo caso, a presentare il progetto possono essere enti territoriali o associazioni no profit. Ma il tempo stringe, considerando che mancano poco più di due settimane alla scadenza dell’apposito avviso. Come detto, entro il prossimo 19 febbraio dovranno essere inviati, via e-mail, i progetti finalizzati ad ottenere i contributi. Contributi che potranno variare da 40.000 fino a 200.000 euro.
L’asse dell’avviso promosso dal Comitato sisma centro Italia (costituito da Confindustria, Cgil, Cisl e Uil) indirizzato a migliorare la qualità della vita delle popolazioni terremotate anche attivando servizi per le persone e con un particolare occhio di riguardo alle categorie svantaggiate. Ogni ente o associazione potrà presentare una sola proposta. Per questo asse, il contributo massimo concedibile è di 40.000 euro a progetto, senza forma di contributo monetario aggiuntivo o cofinanziamento richiesto al soggetto proponente. Per i progetti presentati in consorzio o in associazione temporanea di più partner, l’importo massimo concesso a progetto è di 80.000 euro. L’obiettivo dei progetti, come detto, deve essere il sostegno a interventi d’interesse comunitario per il miglioramento della qualità della vita, volti a soddisfare le esigenze di servizi alla persona e alle categorie svantaggiate. Ad esempio, si considerano ammissibili iniziative inerenti l’acquisto di beni, servizi e attrezzature di interesse pubblico (veicoli per alunni, anziani, malati, disabili e altro), attrezzature per strutture scolastiche, sanitarie, culturali, educative, sportive, mense. Ma anche servizi d’interesse sociale.
Il secondo asse finanziato è quello relativo alle imprese regolarmente iscritte negli elenchi della Camera di Commercio con almeno 3 dipendenti o collaboratori presenti in azienda. In questo caso, il contributo minimo richiesto al Comitato sisma centro Italia è di 100.000 euro a progetto, con un contributo monetario aggiuntivo da parte del soggetto proponente di almeno il 30% (quindi, un budget minimo totale del progetto di almeno 130.000 euro). Per importi superiori a 100.000 euro si richiede sempre al soggetto proponente un contributo monetario non inferiore al 30% dell’importo richiesto e il contributo massimo è di 200.000 euro a progetto. L’obiettivo dei progetti è di sostenere l’attività economica delle imprese attive nel territorio e il reddito dei lavoratori, non sono quindi ammissibili attività di costruzioni se non per limitate ristrutturazioni di parti d’azienda già esistenti e danneggiati dal sisma, per importi comunque non superiori al 10% del budget totale del progetto. L’importante è cogliere l’opportunità concessa, col cuore, da aziende e lavoratori italiani.