Ascoli continua a perdere abitanti e scende sotto quota 49.000. Un dato, quello ufficiale dell’Ufficio anagrafe comunale, che attesta i residenti nel capoluogo piceno, al 31 dicembre 2017, a 48.773 unità, incluse 30 persone senza fissa dimora. Contro i 49.233 residenti di fine 2016 e, tornando indietro di tre anni, i 49.860 abitanti di fine 2014. Un’emorragia demografica che continua, sospinta in maniera consistente anche dall’effetto-terremoto che ha sicuramente contribuito a cancellare, tra inagibilità e paura, almeno 500 persone dall’elenco dei residenti. Persone che hanno scelto di andare a vivere altrove in maniera stabile, aldilà degli spostamenti temporanei, cambiando anche residenza. Ed ecco, dunque, che la tendenza – accentuata anche da un crescente divario tra nati e morti, ma tamponata parzialmente dalla crescita lenta ma costante di stranieri in città – è quella di una diminuzione di abitanti che, anziché rallentare, assomiglia sempre più ad un processo quasi irreversibile. Un dato che fa riflettere se si pensa che si sono persi più di 1000 abitanti, ovvero 1.087, in tre anni (dai 49.860 del 2014 ai 48.773 del 2017) e solo tra il 31 dicembre 2016 e l’ultimo giorno del 2017, i cittadini residenti sono passati da 49.233 a 48.773, scendendo di ben 460 unità. Tutto ciò considerando che Ascoli ha dato formalmente l’addio ai 50.000 abitanti nel 2011, dopo un chiarimento su una differenza tra i conteggi dell’Anagrafe che riscontrava 50.815 abitanti rispetto ai dati Istat che indicavano 49.958 abitanti. Poi, a fine anno, si era arrivati al dato ufficiale di 49.873 residenti.
Statisticamente parlando, si sta di fatto registrando una sorta di esodo continuo, negli ultimi anni, considerando le concause eccezionali come il sisma. Tanto da arrivare per la prima volta, da decenni a questa parte, sotto la soglia dei 49.000 abitanti. Nel dettaglio, i 48.773 residenti attuali risultano composti da 23.512 maschi (rispetto ai 23.512 di fine 2016) e da 25.261 femmine (a fine 2016 erano 25.552). Parallelamente, il calo riguarda anche il numero di famiglie presenti stabilmente in città: a fine 2017 i nuclei familiari risultavano essere 20.919, ovvero 138 in meno rispetto al 2016 quando erano 21.057. Numeri che lasciano pensare ancor di più quando si esamina il dato relativo a quelle persone, attualmente 30, che risultano residenti ma sono senza fissa dimora. Ovvero persone che non hanno un tetto sotto il quale poter vivere in maniera stabile.
Tra i tanti fattori che vanno ad influenzare questo decremento della popolazione, aldilà delle scelte personali legate magari al lavoro o alle condizioni economiche, oltre al già citato effetto-terremoto, un’incidenza importante resta sempre quella relativa al rapporto tra nati e persone decedute. In questo senso, il numero degli ascolani venuti alla luce negli ultimi anni è andato costantemente a diminuire, arrivando per la prima volta negli ultimi 4 anni a scendere sotto i 300 nati alla fine del 2017: solo 262 le nascite nell’anno appena concluso, con un calo di 52 unità rispetto ai 310 nati nel 2016. Nel 2015, invece, le nascite erano state 303, mentre nel 2014 risultavano 344. Al contrario, è risalito nell’ultimo anno anche il dato sulle persone decedute, con 642 morti rispetto alle 615 del 2016, mentre nel 2015 erano stati 648 e nel 2014, invece, erano molti meno, ovvero 583. Chiaramente, la forbice che continua a essere importante tra morti e nati, incide in maniera importante sul dato della popolazione. Se poi sommiamo il fatto della scelta di molti di andarsene per diversi motivi, ecco che il calo diventa cronico.