Restano tre giorni alla scadenza, ma rispetto ai dati dello scorso anno, per quest’anno ancora un residente o autorizzato su quattro deve rinnovare il permesso per sosta e traffico. Sarebbero, infatti, anche a giudicare dal gran numero di permessi vecchi ancora in circolazione, almeno intorno ai 1400 i tagliandi non ancora rinnovati. E quando ormai siamo agli sgoccioli della proroga di due mesi concessa dall’Arengo, tutto tace e non sono stati programmati altri slittamenti. Il che significa, in termini pratici, che dal primo marzo (visto che la fase di rinnovo terminerà il 28 febbraio) chi non sarà in possesso del nuovo tagliando e parcheggerà o sosterà nelle zone a traffico limitato oppure parcheggerà negli spazi con le strisce gialle, riservate ai residenti, sarà multato. Inoltre, aldilà, di una possibile fase di tolleranza tacita per i primi giorni, i trasgressori si ritroveranno comunque a tu per tu con l’implacabile sistema dei varchi elettronici che non concede vie di fuga per tutti coloro che transitano nelle Ztl o nell’isola pedonale.
Come detto, dovrebbero essere circa 1.400, al momento, i permessi ancora non rinnovati tenendo conto dei dati dello scorso anno (in totale 6000 permessi). E questo significa che ci saranno molti di loro che non riusciranno a rientrare nei termini, essendo impossibile rinnovare tanti tagliandi in solo quattro giorni. Ma potrebbe anche esserci un’ulteriore spiegazione a questo calo, almeno finora, dei permessi rinnovati: la presenza di meno persone in centro proprio per la questione del terremoto. Ovvero persone che magari hanno deciso di andarsene ad abitare altre o che, invece, magari erano in affitto e hanno avuto l’appartamento dove abitavano giudicato inagibile. Quindi, hanno trovato una sistemazione altrove, in un altro quartiere o in un altro comune, perdendo così il diritto al permesso da residenti. Infine, c’è da considerare anche il fatto che magari una percentuale di quelle persone che non hanno ancora rinnovato il permesso potrebbe essere legata ad un discorso di informazioni, ovvero potrebbero non essere venuti a conoscenza dei termini temporali per il rinnovo. Considerando anche che, ormai da qualche anno, non c’è più la famosa lettera che veniva recapitata a casa di residenti e autorizzati proprio per invitarli a rinnovare il tagliando per sosta e traffico indicando anche la data di scadenza. Ma è chiaro che la motivazione della mancata informazione non potrebbe giustificare un mancato rinnovo di oltre mille permessi.