di Simone Cappelli
La zampata di Bianchi sotto porta, poi il crollo. L’Ascoli paga a caro prezzo il black-out d’inizio ripresa e subisce un pesante 4-1 dal Palermo, bravo a ritrovare punti dopo tre sconfitte e lo scialbo 0-0 di Vercelli. Primo tempo grintoso, di buon livello tecnico, culminato con il gol del centrocampista bianconero a seguito di un’ottima azione corale. L’organizzazione, e le idee sono crollate con la sfuriata dei padroni di casa. Tre gol in nove minuti che hanno sottolineato, ancora una volta, le difficoltà di una squadra che fatica a tenere alta la concentrazione nervosa. Contro il Cesena, alla perla di Clemenza hanno fatto seguito un paio di distrazioni difensive che potevano costare caro. A Palermo, l’esperienza di Rispoli, la classe di Coronado, e l’aiuto sempre piacevole della Dea Bendata, hanno seppellito ogni possibilità di rivalsa.
“Una sconfitta inconcepibile – dichiara Cosmi nel dopo partita – dover tornare in albergo pensando che abbiamo perso questa gara 4-1 è assurdo. Se in campo c’era un 11 con un concetto preciso di squadra, quelli eravamo noi. Abbiamo giocato un gran primo tempo, e non abbiamo demeritato nemmeno dopo il 3-1. Sono stati letali quei 15 minuti dove abbiamo commesso delle leggerezze”.
“La colpa è anche mia – aggiunge il tecnico perugino – ho portato in Italia Coronado che oggi ha vinto la gara da solo. L’avessi lasciato a Malta,non sarebbe successo. Nelle ultime 5 gare, abbiamo vinto contro Novara e Cesena, e perso contro le prime della classe. Bisogna ripartire subito”. Cosmi è desideroso di riprendersi i 3 punti già nella gara interna di sabato con la Salernitana. I campani sono in crisi, e la vittoria – davanti al sempre encomiabile pubblico – diventa obbligatoria. Inizia un mese cruciale per i bianconeri, che andranno a far visita al Venezia di Pippo Inzaghi prima di affrontare il fanalino di coda Ternana. Ora o mai più, vietato cantare il de profundis. La salvezza è ancora a portata di mano.