Serse Cosmi ha parlato così alla vigilia del match col Bari: “Il lavoro di questi giorni è stato diverso dalla settimana tipo, abbiamo qualche acciaccato come Mengoni che credo recuperi; non ce la fanno Bianchi, Cherubin e Rosseti, oltre alle assenze di Mignanelli, che sconterà la seconda giornata di squalifica e di Carpani, che sarà out fino a fine stagione. Sta meglio Martinho soprattutto sotto l’aspetto nervoso. Poi c’è il discorso nazionali e il grande dubbio legato al loro impiego: siamo contenti per loro perché parliamo sempre di una convocazione in nazionale, ma non so in che condizioni torneranno. Non concepisco che l’Ascoli abbia due anticipi di campionato con Spezia e Bari e Clemenza, che insieme a D’Urso si è ritagliato un ruolo da titolare, debba giocare al Picco dopo quarantott’ore dal match con la Repubblica Ceca e domani a ventiquattr’ore da quello con la Svizzera. Quattro partite in sei giorni credo che non le possa reggere nessuno. Agazzi? Giocherà lui, è un portiere di grande esperienza come Ivan. Lanni ha avuto problemi fisici ed è stato sostituito da Agazzi che sta trovando continuità e che ha offerto prestazioni in linea con quello che chiediamo. Varela? E’ l’unico nel nostro gruppo che attacca la profondità con o senza palla. Noi è da tre mesi che abbiamo due attaccanti di ruolo e lo dico visto che vengo continuamente sollecitato ad aumentare il potenziale offensivo. Dovremo quindi salvarci con due attaccanti, Monachello e Ganz. Conto anche su Ventola, giovanissimo e che avrà grande futuro, ha qualità per poter essere una sorpresa. Questa considerazione non è per piangerci addosso, ma è un dato oggettivo. Il Bari ha qualità in tutti i reparti, è stato costruito per centrare la promozione. E’ una squadra che si affronta con attenzione e concentrazione, con coraggio e qualità, che non abbiamo messo con lo Spezia perché troppo spaventati. L’abbiamo messa in campo solo quando a 15′ dalla fine siamo stati presi dalla disperazione. La verità è che la superiorità numerica normalmente è un vantaggio per chi ha qualità tecnica e giocatori bravi nell’uno contro uno. A fine gara una piccola tirata d’orecchie l’ho data alla squadra perché doveva fare qualcosa in più, ma vanno considerati anche questi dati oggettivi. Domani bisognerà giocare con coraggio, testa alta e petto in fuori, non con presunzione ma con le qualità che la gente vuole e poi a fine gara si tireranno le somme. Per qualcuno la gara di La Spezia è stata un’occasione persa, io penso che sia stato un punto importante che dà continuità, quattro punti in due partite per una squadra come la nostra è tanto, ora bisogna dare una grande accelerata in queste dieci partite, è il momento di fare il colpaccio con le squadre più forti”.