Dallo scorso primo dicembre gli autovelox a Monticelli sono stati spenti per un preciso motivo: il tratto stradale in questione, ovvero quello della Salaria inferiore proprio a ridosso del popoloso quartiere cittadino, da quella data è formalmente passato alla Regione, sia come proprietà che come competenza. E, di conseguenza, non può più essere la Provincia – come fatto fino a fine novembre – a disporre l’attivazione e il funzionamento dei famigerati autovelox. Tutto, dunque, è nelle mani degli uffici regionali e non più di competenza di Palazzo San Filippo. Anche se proprio ieri mattina dalla Provincia è stata inoltrata una lettera alla Regione per capire come intenda procedere. Dopo l’interrogazione presentata nei giorni scorsi dal consigliere comunale Francesco Viscione per capire se quegli autovelox rispettino requisiti e parametri indicati dal decreto ministeriale che regolamenta questo tipo di installazioni, è emersa anche l’iniziativa di un gruppo di cittadini che hanno deciso di rivolgersi all’Adusbef per valutare le eventuali azioni da porre in essere per verificare se sia possibile la rimozione delle macchinette per misurare la velocità. Il tutto sulla base di dati di incidentalità degli ultimi cinque anni, come previsto dal decreto Minniti, che però, in quella zona a ridosso di Monticelli non sarebbero stati resi noti e che, in ogni caso, fino al 2014 risulterebbero decisamente irrilevanti. Adesso, però, affiora un’altra questione legata, per l’appunto, a quegli infernali autovelox che negli ultimi anni hanno colpito moltissimi automobilisti ascolani: il passaggio di proprietà e di competenza della strada. In pratica, come detto, dallo scorso primo dicembre a gestire quel tratto è la Regione Marche, rilevandola dalla Provincia che dal 2014 aveva avuto l’autorizzazione, con decreto prefettizio, all’installazione di quegli autovelox. A questo punto, però, ormai da tre mesi (ovvero da dicembre ad oggi) le macchinette in questione sono state spente, forzatamente, proprio per il cambio di proprietà e di gestione del tratto stradale nella zona di Croce di Tolignano. E resta da capire cosa intenderà fare la Regione, ovvero se procederà a disinstallare definitivamente quegli autovelox o se riterrà di rimetterli in funzione o, addirittura, ripassare tutto alla Provincia attraverso una convenzione.
Proprio per capire come evolverà la situazione, proprio ieri mattina i competenti uffici provinciali hanno inviato una lettera alla Regione per chiedere di sapere quali siano le intenzioni per quel che riguarda la gestione del tratto stradale finito inevitabilmente sotto i riflettori. Ma anche per un altro tratto stradale che si trova nella stessa situazione, ovvero quello nella zona di Comunanza (sempre con autovelox ora disattivati) che poi sarebbe anche dovuto passare dalla Regione all’Anas. La Provincia, a questo punto, ricordando alla Regione che sulla questione di Monticelli c’è un decreto prefettizio dal quale nasce l’installazione degli autovelox, chiede di capire quali siano le intenzioni dell’ente regionale. Fatto sta che da tre mesi Palazzo San Filippo non incassa più proventi derivanti dagli autovelox e gli automobilisti ascolani perlomeno non potranno subire ancora multe.