L’Arengo si appresta a dare il via ad una serie di spostamenti degli uffici comunali decentrati prima del trasferimento (a medio-lungo termine) all’ex distretto militare, la cui riqualificazione ha subìto un rallentamento a causa del terremoto, per l’anno in corso è prevista una strategia temporanea finalizzata a ridisegnare tutta la mappa degli uffici comunali decentrati e delle relative sedi sgomberate e dichiarate inagibili. Nel dettaglio, gli uffici tecnici rimarranno in viale Vellei (nella sede del Pio istituto del Sacro Cuore di Gesù); il Servizio edilizia privata rimarrà in comodato gratuito nell’immobile di proprietà della Banca d’Italia fino al prossimo agosto; il Servizio ragioneria e tributi e il Servizio personale si trasferiranno nell’immobile di proprietà della Ciip (gestore dei servizi idrici) in viale della Repubblica; la Pubblica istruzione e l’Edilizia privata troveranno collocazione nell’immobile di via Giusti una volta trasferiti nella sede del gestore idrico proprio gli attuali servizi presenti nella sede di fronte alla scuola Malaspina. Il tutto, come detto, in attesa di completare il restauro dell’ex distretto militare che andrà ad ospitare definitivamente tutti gli uffici decentrati, consentendo un azzeramento di diversi fitti passivi che attualmente l’ente paga e anche la possibile vendita di immobili non più funzionali (come quello di via Giusti).
Il complesso dell’ex distretto militare, come detto, dovrebbe diventare a medio-lungo termine la nuova sede degli uffici comunali decentrati, consentendo di ridurre i canoni passivi e rendere disponibili alla vendita gli immobili che non serviranno più (ex palazzo Eca). Vendita necessaria per il finanziamento della ristrutturazione dello stesso distretto. Nel frattempo, proseguirà la trattativa col Demanio per ottenere il trasferimento a titolo gratuito dell’altra porzione dell’ex distretto (ex caserma delle Vergini). La procedura è stata già avviata con la trasmissione del progetto preliminare per la valorizzazione della porzione in questione da destinare a centro di ricerca culturale oltreché a sede di altri uffici comunali. Ulteriore trattativa in essere, sempre con l’Agenzia del demanio, quella per la concessione gratuita di palazzo Colucci che ormai non è più oggetto di interesse da parte della guardia di finanza. L’obiettivo, quindi, resta quello di andare a recuperare più spazi possibile a titolo gratuito per il raggiungimento di importanti economie di spesa da realizzare attraverso l’eliminazione di gravosi fitti passivi.