Terremoto e contributi, ai tanti furbetti si contrappongono tanti cittadini beffati dalle procedure

Da una parte i furbetti, dall’altra i cittadini beffati. Una situazione, quella emersa a seguito di controlli a tappeto con circa cento casi anomali relativi ai contributi di autonoma sistemazione ottenuti forse in maniera indebita. che provoca la rabbia  di tutti coloro che invece, tra ritardi burocratico-procedurali e scadenze non prorogate, rischiano seriamente di rimanere danneggiati e beffati non riuscendo ad ottenere i contributi per la ricostruzione da danni lievi. Con le domande che dovranno teoricamente essere presentate entro il prossimo 30 aprile. Considerando che, tra l’altro, non riuscendo a sbloccare il rimborso per i lavori è prevista anche la perdita del diritto al contributo di autonoma sistemazione. Tutto questo mentre potrebbe essere accertato – come detto – che a percepire quello stesso contributo siano state un centinaio di famiglie che magari potrebbero non avere alcun diritto se dimostrato che avrebbero reso dichiarazioni false in sede di autocertificazione. Anche se, chiaramente, una volta conclusi i controlli e le conseguenti eventuali indagini, gli eventuali trasgressori sarebbero comunque tenuti a rimborsare le cifre incamerate indebitamente. Cifre che, calcolando solo gli ultimi dieci mesi, potrebbero ammontare – nel caso ipotetico di 100 situazioni irregolari – anche a 600.000 euro. Soldi che, in caso di conferme degli illeciti, sarebbe più giusto dirottare verso chi, pur se in ritardo ma non per proprie colpe, abbia seriamente subito disagi legati a inagibilità e si sia dovuto trasferire altrove.

La situazione venutasi a creare, per una serie di circostanze, appare sicuramente paradossale. Questo perché emerge questa percentuale di casi sospetti tra i richiedenti i contributi per l’autonoma sistemazione proprio nel momento in cui si avvicina la scadenza fissata per la presentazione delle domande di contributo per la ricostruzione per danni lievi e subito dopo che sono scaduti i termini per la presentazione delle nuove schede Aedes. Ma a certificare il rischio beffa è proprio quel passaggio normativo in cui si dice che, alla luce del termine di presentazione delle richieste di contributo per i danni lievi fissato per il prossimo 30 aprile,  “il mancato rispetto dei termini determina l’inammissibilità della domanda di contributo e la decadenza dal contributo per l’autonoma sistemazione”.  Quindi, in parole povere, chi non riuscirà a presentare la domanda per la sistemazione del proprio immobile entro fine mese non avrà più diritto al contributo di autonoma sistemazione.

Intanto, sul fronte dei furbetti, l’Arengo tira dritto e ora attende il confronto con i soggetti chiamati in causa per eventuali chiarimenti. “I nostri Uffici – spiega il sindaco Castelli – sono particolarmente impegnati per tutte le complesse vicende legate al terremoto. Noi abbiamo ritenuto e riteniamo che le verifiche sui Cas siano doverose sia amministrativamente che moralmente. E per questo motivo abbiamo deciso di sospendere le erogazioni dei contributi in quei casi in cui sono emerse anomalie. E abbiamo invitato i diretti interessati chiarire, partendo dal presupposto della buona fede ma comunque ritenendo necessari gli opportuni approfondimenti, anche per tutelare tutti coloro che hanno realmente subìto disagi e hanno pienamente diritto al contributo”. E le sospensioni, come confermano i dati ufficiali sulle erogazioni del contributo, già a gennaio risultavano già 86. Salite, poi, a circa 100.

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