Mangiare davanti a un quadro di Cola dell’Amatrice o di un altro importante artista, nella Sala della vittoria, in pinacoteca, costerà 3 mila euro. Duemila nella Sala Ceci e 1500 euro al Forte Malatesta o al Museo della ceramica. Dopo le polemiche di qualche mese fa, ora le nuove tariffe dell’Arengo per il 2018 riconfermano la possibilità di buffet o cene anche nei principali luoghi della cultura, ma fissano costi alti per chi volesse farlo.
Andando a spulciare il Piano delle tariffe approvate dall’Arengo per il 2018, una delle novità che salta all’occhio è, infatti, la definizione di costi specifici per l’utilizzo delle sale dei musei civici sia per iniziative, eventi o matrimoni, sia per l’organizzazione di buffet o banchetti. Una novità rispetto allo scorso anno quando veniva scritto, per i musei, che “le sale possono essere utilizzate per coffee-break o buffet”, ma senza alcuna specificazione di eventuali costi. Ed ecco, invece, i nuovo tariffario con cifre decisamente alte, forse tese a scoraggiare l’utilizzo delle stesse sale per appuntamenti cultural-gastronomici. Per la Sala della vittoria, come anticipato, il canone per l’utilizzo giornaliero è di 380 euro, per due o più giorni è di 500 euro e per buffet o cene è di 3.000 euro (con incremento a 4.000 se si intende utilizzare anche altre sale). Per la Sala De Carolis, il costo varia da 200 a 500 euro (in caso di buffet), per la Sala Ceci e le altre sale si va dai 260 euro fino a 2.000 euro in caso di buffet o banchetti. Per il Museo della ceramica, si va da 260 euro fino ai 1.500 richiesti in caso di cena o buffet, così come al Forte Malatesta. Per l’utilizzo delle sale dell’ex chiesa Madonna del lago, si va da 380 a 1.500 euro (in caso di banchetti). Infine, è previsto il pagamento da un minimo di 150 ad un massimo di 600 euro in caso di servizi fotografici e videoriprese all’interno degli spazi museali. La cultura, dunque, per certi versi costa.
Novità anche per gli ingressi ai musei civici con il biglietto unico cumulativo che ora costa 15 euro (ridotto 12 euro) mentre lo scorso anno costava 12 euro (9 per il ridotto). Le riduzioni riguardano diverse tipologie, in linea con quanto avvenuto già lo scorso anno. Per i singoli biglietti d’ingresso, in pinacoteca si pagheranno 8 euro (5 ridotto) rispetto ai 6 euro (4 ridotto) dello scorso anno. Per il Forte Malatesta biglietto a 6 euro (4 ridotto) come nel 2017, per la Galleria d’arte contemporanea si scende dai 6 euro dello scorso anno a 4 euro (2 ridotto). Lo stesso vale per il Museo della ceramica, con il biglietto sceso da 6 a 4 euro (2 per il ridotto). Tutto uguale, con biglietto a 2 euro (ridotto a 1 euro) per teatro Ventidio Basso, teatro romano, ponte romano e Sala Cola dell’Amatrice.