Dopo la decisione su Tega, si profila un rimpasto per “ricostruire” la giunta

A meno di un anno dalle elezioni comunali,  la fotografia della giunta dell’Arengo – dopo il caso del siluramento di Tega e considerando le dimissioni già rassegnate per motivi lavorativi e familiari da Michela Fortuna – è quella di un esecutivo fuoriuscito da una “cura dimagrante”. Con l’ulteriore punto interrogativo della neo-parlamentare leghista Giorgia Latini che deve decidere o meno se lasciare la poltrona assessorile all’Arengo . A questo punto, anche in considerazione della già emersa criticità per quel che riguarda il rispetto delle quote rosa, con una diffida già pervenuta all’Arengo dalla commissione pari opportunità, il provvedimento del sindaco di rinunciare a Tega sembra aprire la strada, a tutti gli effetti, ad un vero e proprio rimpasto.

 

A lasciar ipotizzare la scelta di un vero e proprio rimpasto, da parte di Castelli, sembra essere proprio la necessità di andare a riassegnare tutte le deleghe, tra l’altro importanti, che il sindaco si ritrova ora sulla sua scrivania. Basti pensare che l’addio di Michela Fortuna ha visto, come conseguenza, in assenza di una sostituzione, il cumulo di deleghe su deleghe per il primo cittadino come quelle al turismo, agli eventi, ai finanziamenti comunitari e altro ancora. E adesso arrivano sul groppone di Castelli anche le deleghe che erano di Tega, tra cui quella pesante dei lavori pubblici.

 

Alla luce delle caselle da riempire, torna in ballo inevitabilmente il toto-assessori. E le voci di corridoio vedrebbero a questo punto anche un rimescolamento di deleghe e di equilibri che potrebbero anche consentire alla Latini di poter fare un passo indietro per dare spazio all’impegno parlamentare. In tal senso, infatti, uno dei nomi per le poltrone assessorili potrebbe ad esempio essere quello di Andrea Antonini, in quota Lega. Mentre ad esempio la lista che fa riferimento a Tega potrebbe vedere l’inserimento nell’esecutivo di Francesca Pantaloni, in buoni rapporti col sindaco. Così come potrebbe tornare in ballo anche il nominativo di Laura Trontini. Mentre, tra gli uomini, continua a rivendicare visibilità per la propria lista di riferimento anche Matteucci. Ma mai come ora si prefigura un gioco ad incastro senza precedenti.

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