PESCARA (4-3-3): Fiorillo; Fiamozzi, Gravillon, Coda, Crescenzi; Machin, Brugman, Valzania (77′ Baez); Mancuso, Pettinari (67′ Bunino), Capone (26′ Fornasier). A disp: Baiocco, Savelloni, Yamga, Elizalde, Cocco, Mazzotta, Carraro, Cappelluzzo, Coulibaly. All. Pillon
ASCOLI (3-5-2): Agazzi; De Santis, Gigliotti, Cherubin; Mogos, Bianchi (60′ Buzzegoli), Addae, Baldini, Pinto (83′ Mignanelli); Clemenza, Monachello (46′ Rosseti). A disp: Lanni, Mengoni, Mignanelli, Parlati, Kanoutè, Castellano, D’Urso, Florio, De Feo, Ganz. All. Cosmi
ARBITRO: Aureliano di Bologna
RETI: 17′ Bianchi (A)
NOTE: recupero 3’+4′. Espulso Coda (P) al 25′ . Ammoniti Brugman, Crescenzi (P), Cherubin, Bianchi, Rosseti (A) , Clemenza (A).
I bianconeri espugnano Pescara con un gol di Tommaso Bianchi al 17′ del primo tempo e poi, col Pescara in 10 per l’espulsione di Coda, non riescono a concretizzare diverse ghiotte occasioni da gol cogliendo anche un palo e una traversa con Baldini. Alla fine arriva una vittoria fondamentale per le speranze nella salvezza diretta.
Adesso la gara di venerdì prossimo diventa decisiva e si presenta come una partita vera, considerando che il Brescia non potrà concedere nulla all’Ascoli essendo uscita sconfitta ad Empoli e dovendo obbligatoriamente raccogliere un punto per salvarsi qualora non arrivassero notizie negative per il Pescara da Venezia. Una situazione diversa, quella dei bianconeri, rispetto ad altre concorrenti come il Cesena che giocherà in casa di una Cremonese già salva o come l’Avellino che affronterà una Ternana già retrocessa.
L’unica certezza, incrociando le dita per venerdì prossimo, è che comunque ad oggi i bianconeri hanno evitato matematicamente la retrocessione diretta.