Sì ufficiale al nuovo metanodotto che attraverserà Ascoli nella zona più ad est e poi altri comuni come Castel di Lama, Castorano e Offida, con la contropartita (valore 28 mila euro) di un ponte, sul torrente Lama, per prolungare la pista ciclabile che si dirige verso la vallata. Adesso con il passaggio formale e il sì dell’Amministrazione comunale all’apposita convenzione con la società esecutrice dell’intervento, si sblocca l’opera che consiste nel completamento del gasdotto per garantire la continuità della rete di trasporto di gas naturale tra le interconnessioni della rete della Snam e le aree a più alto sviluppo della provincia teramana e del Piceno. L’intervento era stato già assoggettato a procedura di valutazione di impatto ambientale con esito favorevole, emesso dalle Regioni Marche ed Abruzzo e l’Arengo, visti gli elaborati progettuali, acquisiti dal settore Urbanistica, e accertata la compatibilità con il Piano regolatore generale ha dato il via libera, anche attraverso il passaggio in consiglio comunale, all’esproprio delle aree interessate dal progetto e alla successiva realizzazione dell’impianto. Va specificato, comunque, che l’opera interessa anche la zona esondabile (area a rischio medio di esondazione) prevista dal Piano stralcio di bacino per l’assetto idrogeologico del Tronto e dunque si dovrà adempiere a quanto previsto dalle normative in materia. Come detto, al fine di una equa compensazione ambientale (per l’impatto che il metanodotto avrà) a fronte della realizzazione dell’opera ora è stata predisposta una apposita convenzione con la quale all’Arengo andrà una somma che potrà essere finalizzata alla realizzazione di un ponte ciclabile e pedonale sul torrente Lama in corrispondenza del tracciato della pista ciclabile programmata dall’Arengo.
Entrando nello specifico, il nuovo metanodotto prevede un tracciato di circa 75 chilometri che passerà, nel Piceno, per Ascoli, Castel di Lama, Castorano, Offida, Ripatransone e Montefiore dell’Aso, con l’obiettivo di garantire il trasporto di maggiori volumi di gas sulla rete, necessari ad assicurare – secondo il progetto – sia la crescente domanda relativa ai consumi civili ed industriali dei bacini di utenza delle province di Ascoli e Fermo, sia gli incrementi delle portate. La realizzazione riguarda, in realtà, il secondo tronco, da Teramo a San Marco (in comune di S. Elpidio a Mare). Adesso, con il via libera a livello comunale, l’iter è tutto in discesa e consentirà di avviare quanto prima i lavori di realizzazione dell’impianto. Per quel che riguarda Ascoli, superato il fiume Tronto, il tracciato del nuovo metanodotto attraverserà per circa 1400 metri l’estremità est del territorio comunale, per poi riportarsi in parallelo con il metanodotto Carassai-Poggio San Vittorino dopo uno spostamento del percorso per evitare una zona produttiva artigianale ed industriale prevista dal Piano regolatore. Verranno attraversati in successione, con un nuovo spostamento rispetto al vecchio tracciato esistente, il torrente Lama e la ferrovia Porto d’Ascoli – Ascoli. Il tracciato entrerà poi nel comune di Castorano con l’attraversamento della Salaria, dopodiché il percorso resterà costantemente al confine tra Castorano e Castel di Lama, con altri quattro attraversamenti del torrente Lama e tre attraversamenti della strada provinciale Collecchio.