C’è un dato paradossale che fa riflettere, nello scenario occupazionale piceno: le imprese sul territorio – secondo i dati Excelsior 2018 di Unioncamere – prevedono l’ingresso di nuovi lavoratori (per avvicendamenti o nuove assunzioni a tempo indeterminato, determinato, somministrazione di lavoro e collaborazioni) fino a 1.460 unità entro la fine del mese di giugno, ma trovano difficoltà a trovarne almeno il 16,9%, pari a 250 persone. E di questi tempi, in cui il lavoro si trova col lanternino e ormai neppure più con quello, l’analisi dei numeri fa pensare. Ancor più se si considera che certe figure richieste sono proprio di difficile reperimento (il 5,8% dei 250) oppure tra quelli individuati manca (per il 9,5%) una adeguata professionalità e competenza. In questo scenario di disoccupazione imperante, dunque, c’è anche il rovescio della medaglia, ovvero la difficoltà di trovare, nel Piceno, i lavoratori giusti per le aziende che ne hanno bisogno.
Il dato di Unioncamere sulle richieste delle aziende del territorio piceno in questa fase, come detto, si attesta in una forbice tra i 1.350 e i 1.460 lavoratori, considerando – come detto – contratti di lavoro a tempo indeterminato, contratti a tempo determinato, somministrazione di lavoro e collaborazioni. E il 16,9% delle persone che si stanno cercando risulta difficilmente reperibile o non adeguatamente qualificato. Andando a scandagliare le tipologie di lavoratori richiesti dalle aziende presenti nella provincia ascolan, tra i dirigenti i settori per i quali ci sono richieste sono sanità, marketing e distribuzione commerciale, informatica, tecnici ingegneristici e della produzione. In totale, sono 90 le entrate previste. Tra gli impiegati, le professioni commerciali e dei servizi, si cercano 40 persone per compiti amministrativi, segreterie e servizi generali, 30 commessi e altro personale qualificato nella grande distribuzione, 130 commessi e altro personale qualificato in negozi ed esercizi all’ingrosso, 240 cuochi, camerieri e professioni turistiche, 70 assistenti sociali, 50 operatori della cura estetica e 30 persone per servizi di sicurezza e vigilanza. Complessivamente, in questa fascia, le richieste riguardano 590 unità. Sono 390, invece, gli operai specializzati richiesti, tra cui 100 conduttori di mezzi di trasporto. Infine, viene richiesto personale non qualificato per un totale di 280 unità. Complessivamente, 1.350 unità lavorative che potrebbero arrivare fino a 1.460 per arrotondamenti e oscillazioni.
E’ importante, anche per farsi un’idea di come si stia muovendo il mercato del lavoro, per tutte le tipologie contrattuali, andare ad esaminare quali siano i settori per i quali arrivano le richieste di nuovi lavoratori da parte delle imprese presenti nel Piceno. Per quel che riguarda l’industria, le persone che si stanno cercando sono 450, per i servizi, tra cui commercio, servizi turistici, servizi alle persone e servizi alle imprese le unità richieste sono 1.010. Andando, invece, ad analizzare il dato dal punto di vista delle dimensioni delle aziende, 1.020 persone vengono richiesta da aziende sotto i 50 dipendenti (da 1 a 49 dipendenti), quindi le micro e piccole imprese; 180 persone sono richieste da azienda dai 50 ai 249 dipendenti e, infine, 60 unità lavorative sono richieste da imprese con almeno 250 dipendenti.