Sarà il Teatro Filarmonici di Ascoli Piceno domenica 3 giugno alle ore 21,00 ad ospitare il terzo prestigioso appuntamento di solidarietà, il Concerto Sinfonico che sarà tenuto dalla Filarmonica Gioacchino Rossini e diretta dal M° Donati Renzetti, con la solista Rita Cucé e voce recitante Antonio Olivieri. L’iniziativa è a favore della ricostruzione dell’Istituto musicale “Nelio Bindi” di Camerino andato distrutto nell’ultimo sisma che ha colpito il centro Italia. L’impegno di solidarietà iniziato lo scorso febbraio ad Arezzo e promosso dalla Associazione UnAltroPremio – Festiv’Art 2.0 attraverso il progetto “Da Kabul a Camerino – solo andata. In viaggio con Rita Cucè”, offre un altro elevato momento di qualità artistica finalizzato alla raccolta fondi così come già avvenuto nella città Toscana e a Bolsena. Il progetto nasce come diretta conseguenza di “Afghanistan back to the music” iniziativa promossa dall’Associazione PEACEWAVES e finalizzata alla ricostruzione della scuola di musica “Victoria Music School” di Kabul andata distrutta dalla guerra durata oltre un ventennio. Il file rouge che lega il nome di Kabul a Camerino è dunque ricostruire materialmente, ancora una volta, una scuola di musica ridotta in macerie, siano esse provocate da guerra o da terremoto. Far rinascere, anche in questo caso, un segnale di speranza. Convinti, che sia guerra o che sia terremoto, il dramma ha sempre la stessa identica intensità. Poiché la musica, e l’arte in senso ampio, è linguaggio universale e trasversale, può permettere agli ideali di fratellanza e solidarietà insiti nel profondo delle coscienze di ogni singolo individuo, stimolare una presa d’atto e far sì che, a secondo delle proprie capacità e disponibilità, ci si possa impegnare e contribuire a far rinascere speranza e futuro là dove uomini e calamità hanno portato distruzione.
L’associazione UnAltroPremio – Festiv’Art 2.0, si avvale della collaborazione di Conservatori, Orchestre, Teatri, Associazioni culturali e, in questo caso, con la partnership dell’amministrazione comunale di Ascoli Piceno, ESTRA (main partner nazionale), Piceno gas vendita ed il patrocinio di AMAT (associazione marchigiana attività teatrali), della Filarmonica Gioacchino Rossini in occasione dell’anniversario dei 150 dalla scomparsa del compositore pesarese. Il Concerto Sinfonico di domenica 3 giugno alle ore 21,00, ad ingresso gratuito, propone Wolfgang Amadeus Mozart Concerto per pianoforte e orchestra n. 20 in Re minore KV 466, Allegro, Romanza (Andante), Rondò (Allegro). Gioachino Rossini, Sinfonie dalle opere: Il signor Bruschino, L’Italiana in Algeri, La Cenerentola, La gazza ladra, Semiramide.
Proprio a Rossini che, in occasione dei centocinquant’anni dalla morte, è stata dedicata la seconda parte del concerto con alcune delle sinfonie di apertura dalle opere più celebri quali Il signor Bruschino, L’Italiana in Algeri, La Cenerentola, La gazza ladra e Semiramide, tutte appartenenti al periodo italiano e la maggior parte risalenti al 1813 (le prime due) e al 1817 (La gazza ladra e La Cenerentola), tranne che per l’ultima elencata, melodramma tragico in due atti rappresentato il 3 febbraio 1823 al teatro La Fenice di Venezia e ultima composizione espressamente pensata dal pesarese per i palcoscenici italiani e con le celebri sinfonie si conclude, dunque, questo splendido e ricca concerto “col botto” o, per dirla alla Rossini, “col Crescendo”.
In continuità con il primo progetto “da Kabul a Camerino – solo andata-in viaggio con Rita Cucè” hanno già dato la loro adesione oltre alla Filarmonica Teatro Regio Torino, la Filarmonica Rossini e il M° Donato Renzetti, l’Ensamble delle Prime parti e degli strumentisti del Teatro Alla Scala di Milano, il M° Giancarlo de Lorenzo Direttore Orchestra Sinfonica di Sanremo, Matteo Fossi, il photoreporter Paolo Siccardi, esponenti del mondo della cultura e dell’arte, da Mons. Vittorio Gepponi al Prof.re Emilio Spedicato oltre al mondo dell’imprenditoria, del commercio, dello spettacolo, e ai Service club come i LIONS. A dimostrazione che da soli non siamo nessuno mentre in tanti siamo una forza.