Via alla gara d’appalto per la bonifica dell’amianto a palazzo di giustizia (per la precisione nei locali degli archivi di Tribunale e Procura). Un problema che da mesi impedisce sia al pubblico che agli stessi dipendenti l’utilizzo di tutto il materiale in archivio – e si tratta di qualche milione di fascicoli – per la riscontrata presenza di fibre di amianto. Tanto da richiedere anche visite mediche per tutto il personale. E adesso, finalmente, arriva lo sblocco dei lavori con l’indizione della gara da parte del Ministero delle infrastrutture per un costo complessivo previsto in poco più di 100.000 euro (per la precisione 102.729,39). Un appalto che sarà gestito dal Provveditorato interregionale per le opere pubbliche per la Toscana, le Marche e l’Umbria. Naturalmente, le ditte partecipanti dovranno avere precisi requisiti tra cui, ad esempio, l’iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali. La presentazione delle domande per essere invitati alla gara è prevista entro e non oltre la mezzanotte del prossimo 21 giugno. L’impresa che si aggiudicherà l’appalto dovrà completare i lavori entro 60 giorni naturali e consecutivi decorrenti dalla data del verbale di consegna. L’obiettivo, chiaramente, è riuscire ad aver bonificato tutti i locali attualmente inutilizzabili entro l’estate, approfittando anche del periodo di ferie, per far sì che gli archivi possano tornare possibilmente ad essere utilizzabili già a partire da settembre. Già in precedenza, sempre al palazzo di giustizia era stata effettuata la rimozione e lo smaltimento delle coperture contenenti amianto situate al di sopra dei box a tetto per la protezione degli impianti ascensore ed era stato sostituito un serbatoio anch’esso in cemento amianto. Del resto, la presenza di questo materiale nocivo affiora ormai in maniera sistematica in città.