Problema cinghiali alle porte di Ascoli, dove da diversi anni vengono distrutti i campi coltivati ad orzo, grano e favino. Nelle frazioni di Colonnata Alta e Colle di Porchiano gli ungulati hanno devastato diversi terreni coltivati ad orzo e favino creando tantissimi problemi agli agricoltori della zona. “Non ce la facciamo più – è il grido disperato di Michele Monti, uno dei colpiti e portavoce di una quindicina di agricoltori di Colonnata Alta che non sanno più a che santo votarsi, – abbiamo interpellato tutti, dal comune di Ascoli, alla polizia provinciale, all’Atc, fino alla Regione, ma alla fine non si riesce a trovare una soluzione. Sono venuti gli agenti della polizia provinciale, – continua Monti, – hanno constatato i danni hanno fatto rapporto ed è finita li. Dalla Regione Marche ci hanno detto che dobbiamo recintare i terreni, ma ci pensate voi al tempo e al denaro che occorre e poi i cinghiali devastano anche i recinti… Pensate, – è ancora Michele Monti a parlare – che il granoturco non lo possiamo piantare da anni, perché per il cinghiale è una ghiottoneria e distruggerebbe tutto. Quindi abbiamo optato per orzo, favino, grano e prato ma anche con queste sementi il risultato non migliora, siamo disperati ed arrabbiati, ci sentiamo, soli, abbandonati e presi in giro”. Ma i problemi sono anche altri, perché Michele Monti ha due bambini piccoli. “Il campo di orzo è a pochi metri da casa e i miei bambini non possono uscire in giardino, – continua Monti – è pericoloso perché i cinghiali sono protettivi verso i propri cuccioli e in loro presenza attaccano l’uomo, pensate i bambini…”. Intanto Michele Monti e i suoi vicini stanno creando un comitato, giovedì sera si riuniranno alla presenza di un avvocato per capire come attuare una strategia legale affinché il problema venga risolto.