Diversi gli alloggi popolari assegnati dall’Erap, regolarmente assegnati, restano inutilizzati. Un vero e proprio inspiegabile dispetto ai danni di ben 240 famiglie in graduatoria attendono una casa da mesi, molti anche da anni. Nella maggior parte dei casi, tra l’altro, queste persone che si tengono stretto un alloggio popolare lasciandolo inutilizzato, quindi, senza neanche trarne beneficio. E l’unico vero effetto di questa situazione è quello di privare molte famiglie in difficoltà di un possibile alloggio a costi accessibili. Qualcun altro, invece, magari utilizza l’alloggio assegnato non come prima abitazione, ma come fosse una seconda casa.
Tutto ciò in un periodo in cui di case a disposizione, per le oltre 240 persone richiedenti ammesse in graduatoria, non ce ne sono. Ed il paradosso è che anche col discorso della vecchia normativa che consentiva il riscatto degli alloggi, ben il 70% degli appartamenti dell’Erap è stato, a suo tempo, ceduto. Adesso, quindi, se da una parte si lavora sul fronte della sistemazione degli alloggi tornati a disposizione, per concederli in uso, dall’altra si cerca di riuscire a recuperare, dopo verifiche, quegli appartamenti che, in realtà, sono assegnati ma non vengono utilizzati. In altre parole, qualcuno tiene un’abitazione popolare chiusa a chiave a fronte di centinaia di nuclei familiari in difficoltà. Ed è per questo che ora cominciano ad aumentare le segnalazioni, anche da parte di cittadini anonimi, sulla scorta dell’emergenza alloggi che prende consistenza in assenza di soluzioni immediate.
Attualmente i casi nel mirino – come già anticipato – sono almeno una decina, ma le segnalazioni dell’Erap e i controlli del Comune, attraverso l’Ufficio casa, sono costanti. La gran parte dei casi delle decadenze sono relativi, come detto, a chi ha avuto legittimamente l’alloggio, ma lo tiene chiuso, vivendo magari dalla mamma o da altri familiari. E molto spesso i vicini, interpellati durante qualche sopralluogo della polizia municipale, reggono il gioco e giustificano l’assenza dell’assegnatario con varie motivazioni, confermando che abiti nell’alloggio pur non essendo la verità. Ma ad incastrare questa tipologia particolare di furbetti che si tengono la casa pur senza utilizzarla, sono in realtà le verifiche sui consumi che sono implacabili. Tra i vari casi, ci sono anche persone che magari vivono a casa di familiari, lasciando vuoto l’alloggio popolare loro assegnato. E chiaramente l’Erap segnala anche queste situazioni per gli accertamenti del caso, perché aldilà della riscossione dell’affitto, è interesse dell’ente liberare tutti quegli alloggi non utilizzati per riassegnarli ad altri in attesa.