I trenta posti trasformati a disco orario in centro storico ora mettono muro contro muro residenti e commercianti. L’obiettivo comune è riuscire a conquistare qualche posto auto in più in centro, proprio laddove ormai da anni imperano le strisce blu, ma in questi giorni le vittime sacrificali sono quegli autorizzati che si ritrovano multati per aver lasciato il posto su quelle strisce gialla con trappola, ovvero quegli stalli che, nella fascia dalla mattina fino alle 19 di sera, sono accessibili a tutti ma esclusivamente per un’ora, con disco orario. Ed ecco che, da quando i segnali verticali sono stati installati e si sono attivati i nuovi parcheggi a tempo, si viaggia ad una media di 7-8 sanzioni al giorno comminate a quei residenti che non si ricordano di spostare l’auto il mattino dopo o addirittura in questi primi giorni di sperimentazione hanno del tutto ignorato la nuova segnaletica pensando di poter sostare a qualsiasi ora, come prima della modifica. E’ soprattutto sulla versione “double face” di questi 30 posti (tra corso Trieste, via Angelini, via XX Settembre e piazza Simonetti) che l’Arengo ha voluto istituire per andare incontro alle richieste dei commercianti, inserendo la sosta libera a disco orario fino alle 19, che si incentra la protesta vibrante di diversi residenti, pronti a difendere ogni singolo posto auto utile alla loro causa. Si conferma, dunque, come in ogni cambiamento, la difficoltà stia proprio nel digerire questo provvedimento che cambia le regole del gioco e inserisce parcheggi a doppia modalità d’uso: di giorno per lo shopping o per chi viene in centro da altre zone, di sera (dalle 19 in poi) per i residenti. Con qualche abitante del centro pronto a segnalare i molti posti vuoti, ad esempio, nella fascia post-pranzo. Rendendo, di fatto, secondo chi protesta, inutili quei posti a disco orario. Perché c’è anche il fatto che i residenti, con tanto di autorizzazione, non accettano l’idea di dover inserire il disco orario per poter stare un’ora su quei parcheggi che erano loro riservati. Di contro, il sindaco e l’Amministrazione comunale sono arrivati a questa scelta dopo le sollecitazioni degli operatori commerciali che chiedevano posti liberi per incentivare i flussi di persone in centro. Scelta confermata nel corso di un consiglio comunale aperto. Se poi si entra più nel cuore del problema, emerge che la maggior parte delle lamentele da parte degli abitanti del centro si basa proprio sul divieto per i residenti di poter parcheggiare con il permesso (e senza disco orario) su quei posti gialli che fino a poco fa erano a loro disposizione.
IL REBUS DEI POSTI
Il vero rebus da risolvere, a conti fatti, resta capire quanti siano realmente i posti disponibili in centro rispetto al numero di residenti e auto. Calcolando anche tutte le modifiche apportate al sistema della sosta e quelle in arrivo. Se è vero, infatti, che posti auto sono stati restituiti agli abitanti della zona in via Ceci e via D’Ancaria, è da considerare anche l’annunciata eliminazione dei posti per residenti su piazza Sant’Agostino dopo la prevista riqualificazione dopo l’estate. Non dimenticando la variabile di San Pietro in castello, con i lavori propedeutici ad un ampliamento che dovrebbe portare i posti auto da 50 ad oltre 80, ma con l’inserimento della zona mista, ovvero per i residenti sì, ma anche per gli utenti a pagamento. Tutto questo cogliendo un dato che sicuramente è significativo, ovvero quello del numero dei permessi rilasciati che, tra centro e Campo Parignano, sono adesso circa 6000 a fronte dei 2000 rilasciati nel 2007. In pratica, in centro calano i residenti, ma aumentano le auto.