L’Arengo ci riprova e fa scattare nuovamente la caccia alle multe non pagate. Un’ondata di avvisi di accertamento, che riguarderebbero circa 8000 infrazioni andate a vuoto, dal punto di vista degli introiti per l’ente, con una somma da incassare di circa 650 mila euro. Un vecchio problema che si ripresenta, dunque: recuperare i soldi delle multe non pagate, nel caso specifico degli ultimi avvisi relative a circa tre anni fa, trattandosi di contravvenzioni del secondo semestre del 2015 e del primo semestre del 2016. Adesso si prova a recuperare quanto possibile, considerano che alle spalle c’è già tutto un pesante credito mai riscosso che, nel corso di dodici anni, è arrivato a superare gli 8 milioni di euro.
Con la predisposizione di questi migliaia di avvisi per il recupero delle somme non pagate relative a contravvenzioni al codice della strada, si riapre una ulteriore fase della caccia ai debitori. Debitori che, in molti casi, non hanno nulla da perdere e quindi ignorano del tutto le sanzioni, oppure, nel caso di automobilisti di altre città multati ad Ascoli, non si preoccupano di saldare il dovuto una volta rientrati nelle zone di provenienza. Quel che è certo è che, aldilà degli immancabili furbetti, si palesa in maniera inequivocabile anche lo stato di difficoltà di molte famiglie che, facendo già fatica ad arrivare a fine mese, non riescono a maggior ragione a pagare le sanzioni…
Entrando nello specifico degli ultimi avvisi di pagamento, ovvero di quelle comunicazioni-invito a pagare il dovuto con maggiorazioni per interessi e spese di spedizione, in questa nuova ondata di lettere da inviare si fa riferimento a due periodi. Il primo periodo riguarda il secondo semestre del 2015, con una somma da recuperare pari a 324.391,32 euro, per un totale di 4.201 contravvenzioni al codice della strada. Le multe riguardano, in 3.601 casi, gli ascolani, mentre gli altri casi sono riferiti ad automobilisti provenienti da tutta Italia (da Mantova a Messina, passando per Roma), con il numero più alto di multati, ovviamente dopo i residenti ad Ascoli, che si registra a Teramo (262 sanzioni). Il secondo periodo, invece, è relativo al primo semestre del 2016 e riguarda una somma complessiva da recuperare pari a 318.307,11 euro per un totale di 4.061 contravvenzioni. In questo caso sono 3.378 le multe non pagate che riguardano automobilisti ascolani, per una somma pari a circa 270.000 euro, mentre anche in questo caso, per quel che riguarda i multati non residenti in città, i più colpiti sono i teramani con 258 sanzioni. Complessivamente, come detto, questo tentativo di recuperare le somme non pagate per le multe ricomprende oltre 8.000 sanzioni comminate nell’arco di un anno.
Andando ad analizzare il dato delle multe non pagate dal secondo semestre 2015 al primo semestre del 2016, ci si rende conto che circa il 17% degli ascolani, calcolando l’intera popolazione, non paga le multe. Un dato che, in realtà può crescere anche fino al 25% se si ipotizza di limitare il dato alla fascia delle persone potenzialmente alla guida di un’auto, ovvero escludendo tutti coloro sotto i 18 anni e le persone molto anziane. Una percentuale che è molto indicativa di come ormai un’ampia fascia di persone non paghi più le multe per infrazioni al codice della strada. Basti pensare che, nel corso degli ultimi 10-12 anni, l’Arengo è arrivato ad accumulare, proprio per le sanzioni, un credito pari ad oltre 8 milioni di euro che ha visto, da parte di Equitalia, il recupero solo di una piccolissima parte, circa 300 mila euro, della somma dovuta.