Anche gli ascolani potranno scrivere il loro testamento biologico. Potranno, quindi, comunicare all’Ufficio anagrafe le disposizioni anticipate di trattamento nell’ipotesi di una eventuale futura incapacità di autodeterminarsi e dopo aver acquisito adeguate informazioni mediche sulle conseguenze delle sue scelte, può esprimere le proprie volontà in materia di trattamenti sanitari, nonché il consenso o il rifiuto rispetto ad accertamenti diagnostici o scelte terapeutiche e ai singoli trattamenti sanitari. Un vero e proprio testamento riguardo le scelte sui trattamenti sanitari in caso sopravvenuta incapacità di intedere e di volere. In tal senso, il Ministero dell’interno ha fornito anche all’Arengo le prime indicazioni operative secondo le quali ora l’ufficiale di Stato civile potrà ricevere le disposizioni testamentarie biologiche da parte della persona che vorrà farlo, purché residente nel territorio comunale, con firma autografa. L’ufficiale si dovrà limitare a verificare i presupposti della consegna del testamento con particolare riguardo all’identità ed alla residenza del cittadino che disporrà le sue volontà. La persona che redigerà e consegnerà il proprio testamento biologico potrà nominare un fiduciario che diverrà il soggetto chiamato a dare fedele esecuzione alla volontà della persona che lo ha delegato per ciò che concerne le decisioni riguardanti i trattamenti sanitari da eseguire. Il funzionario comunale preposto non potrà conoscere il contenuto del testamento biologico, considerando che si tratta di un atto strettamente personale. In ogni caso, attraverso una successiva dichiarazione, da rendersi secondo ben precise modalità, sarà in ogni momento possibile modificare o revocare le precedenti volontà testamentarie riguardo l’aspetto biologico-sanitario.