Ascoli calcio, il diesse Tesoro fa il punto della situazione

Il  diesse bianconero Antonio Tesoro ha fatto in conferenza stampa un primo bilancio sul calciomercato estivo dell’Ascoli, ecco le dichiarazioni rilasciate agli organi di informazione:

“Il punto di svolta del nostro calciomercato è stata la partita di Coppa Italia con la Viterbese. L’idea tecnica iniziale era di mediare fra il vecchio progetto tecnico e il nuovo, ma quella partita ci ha dato risposte non troppo confortanti sia sotto il profilo tecnico che emotivo e così abbiamo optato per una rivoluzione che altrimenti avremmo realizzato nel tempo. Corriamo il rischio di non trovare immediatamente l’amalgama, ma lo mettiamo in conto. Ringrazio la Società che si è dimostrata una grande Società, non ha avuto paura e mi ha consentito di lavorare senza vincoli e senza legare eventuali acquisti alle cessioni. Il patron Pulcinelli, il presidente Tosti e gli amministratori hanno badato più al mercato dell’Ascoli e al rafforzamento della squadra che a risparmiare un milione. Abbiamo preso giocatori di prestigio, altri importanti per la categoria, alcuni giocatori di prospettiva e alcuni giovani fra i migliori, cito Frattesi. C’è soddisfazione, percepisco in giro un buon entusiasmo, ma c’è da stare coi piedi per terra perché il format a 19 squadre ha alzato il livello del campionato”. Sui calciatori in uscita ha dichiarato: “Posso giustificare il calciatore che non ha richieste, ma non chi rifiuta più offerte o perché si ha una valutazione di se stessi troppo alta o perché si punta ad avere una buonuscita maggiore dall’Ascoli. Questa Società è molto forte e non ha paura ad avere 6-7 giocatori fuori lista. Non dico che sono ragazzi cattivi, ci mancherebbe, spesso i calciatori aspettano fino all’ultimo per vedere se a fine calciomercato arriva l’opportunità giusta, ma il mercato di C sta chiudendo e mi auguro che qualcuno cambierà visione delle cose. Castellano ha giocato pochi minuti in due anni e ha rifiutato Juve Stabia, Fano e altre di C, DeFeo ha avuto mercato, ma non ha trovato la soluzione giusta per lui, stesso discorso per Florio. Mignanelli ha ritenuto opportuno non andare nè a Pisa nè a Catanzaro, Rosseti non è voluto scendere di categoria, gli ho proposto un’opportunità nata all’ultimo nell’ambito della trattativa Bianchi – Casarini. Ma Rosseti ha ritenuto di restare ad Ascoli a giocarsi le sue carte; il suo è più un discorso di affidabilità fisica perché parliamo di un giocatore forte, su di lui l’Ascoli punta e punterà, ha un contratto importante e siamo felici che ce l’abbia. Se Mengoni andrà via? E’ il capitano della squadra, è legato in modo viscerale all’ambiente e la piazza è legata a lui. Il mister ha dato un indirizzo su chi giocherà e chi no, ma Mengoni non sarà mai mandato via da noi, se il ruolo che ha gli starà stretto allora sarà una valutazione sua, non è in uscita e non ha manifestato malcontento”.

 

E ancora: “Fra le operazioni più difficili considero quella di Ninkovic perché c’era la concorrenza di grandi club come il Partizan Belgrado, il Chievo e il Parma, quindi siamo stati molto persuasivi. Quella di #Petkovic è stata una telenovela, sono stato un mese dietro a lui e avevamo sbaragliato la concorrenza, ma poi il richiamo di casa e della squadra per cui faceva il tifo fin da bambino hanno fatto saltare tutto. In Italia avrebbe scelto solo l’Ascoli rifiutando anche club di A, ma alla fine ha fatto una scelta di vita che va accettata. Un’altra telenovela è stata quella di Vacca, ma, quando mi sono stancato di aspettarlo, ho virato su Casarini, sul quale avevo fatto un primo sondaggio a luglio. Bianchi? E’ un ottimo professionista e buon giocatore, faceva parte della vecchia guardia che volevamo cambiare e poi aveva anche un contratto importante. Venditti? Non è in uscita, serve come terzo portiere”. Sul Settore Giovanile: “Con la collaborazione di Di Mascio dobbiamo cercare di alzare il livello, già buono. Tassi è di prospettiva, meriterebbe di avere una chance in prima squadra, ma c’è troppo affollamento e potremmo optare per farlo giocare in C. Sia lui che Parlati e Diop si sono distinti e hanno tutta la nostra considerazione quindi stiamo valutando insieme il percorso migliore. Su Parlati ci sono Fermana, Cuneo e Paganese. Buonavoglia? E’ un ottimo giocatore, la scelta di farlo giocare altrove non è stata nè tecnica nè economica, abbiamo assecondato una richiesta personale del ragazzo”.

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