Aumenta il numero di evasori fiscali segnalati dall’Arengo all’Agenzia delle entrate

Aumentano in maniera evidente gli evasori fiscali segnalati dall’Arengo all’Agenzia delle entrate. E questo grazie ad un’azione sistematica che ha portato – attraverso una apposita piattaforma di controllo – a smascherare e segnalare sempre più cittadini che non hanno pagato le tasse. Un’attività che si è sempre più strutturata portanto anche crescenti somme, a titolo di contributo dall’Erario, nelle casse comunali: basti pensare che si è passati dai 782 euro incassati dal Comune per le prime sporadiche segnalazioni agli oltre 50.000 euro (per la precisione 50.663,20 euro) dello scorso anno. Ma non finisce qui perché adesso, grazie all’ampliamento della piattaforma operativa per i controlli e le segnalazioni qualificate, appena attivato, sfuggire alle maglie delle verifiche dell’Arengo sarà molto più difficile. E tutto questo grazie alla tecnologia indirizzata verso quei furbetti che non pagano, totalmente o parzialmente, le tasse. In pratica, sfuggire al controllo è quasi impossibile con gli uffici comunali che, interconnessi con una ampia rete di banche dati, da quelle catastali a quelle degli istituti di credito e altre ancora, hanno già iniziato a segnalare all’Agenzia delle entrate quei casi che risultano sospetti dal punto di vista fiscale. Perché adesso, incrociando i dati a disposizione, si arriva facilmente ad individuare evasori per l’Erario.

Dopo la forte crescita delle segnalazioni qualificate dell’Arengo all’Agenzia delle entrate, adesso si pensa ad un ulteriore giro di vite attraverso questa integrazione – acquisita dal Comune – che permette di perfezionare ulteriormente i controlli su diverse banche dati. E l’obiettivo, in questo senso, è quello di andare ad incastrare tutti coloro che provano a fare i furbi non pagando le tasse. Un problema che proprio l’Arengo conosce bene essendosi ritrovato con un credito di oltre 11 milioni di euro di tasse comunali non pagate nell’ultimo decennio. Ma per far capire l’incidenza del sistema dei controlli e del suo perfezionamento, ci sono gli stessi numeri forniti in tal senso dall’Agenzia delle entrate che ha riconosciuto somme al Comune ascolano proprio per le segnalazioni qualificate di evasori andate a buon fine: nel 2012, come detto, l’Arengo incassò solo 782 euro per le segnalazioni all’Erario, nel 2013 632,74 euro, nel 2014 5.314,43 euro, nel 2015 2.683,43 euro, poi nel 2016 un primo balzo avanti con 16.739,53 euro riconosciuti al Comune ascolano per arrivare ai 50.663,20 euro di “provvigione” riconosciuta all’Arengo per l’individuazione di evasori. Una tendenza destinata a crescere ancora proprio alla luce di questo ulteriore potenziamento del servizio di controllo comunale.

L’attività messa in campo dall’Arengo per quel che riguarda i potenziali evasori fiscali, è finalizzata non solo a smascherare chi non paga le tasse, ma anche a riportare nelle casse dell’ente chi non ha pagato, oggi e in passato, le tasse comunali che, come detto, hanno prodotto finora un credito di oltre 11 milioni di euro. E  proprio nell’ambito della stretta collaborazione dell’Arengo con l’Agenzia delle entrate, gli uffici contabili comunali hanno già individuato, tra i milioni di vecchi crediti da recuperare, quelli relativi a quei cittadini su cui poter intervenire con successo per recuperare tutte le somme non pagate relative a Imu-Tasi e tassa rifiuti, per una cifra totale pari a circa 7 milioni di euro. Il tutto andando a fornire indicazioni ben precise relative ad accredito di stipendi, conti correnti bancari e ogni altro riferimento per procedere al prelievo forzoso delle somme evase.

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