L’Arengo ora si prepara a chiedere un indennizzo anche per i danni del terremoto subiti dagli edifici comunali nel 2017 e si prepara a presentare un nuovo conto alla compagnia assicurativa che si occupa della polizza “all risk” per il patrimonio dell’ente. Dopo aver incassato 5,5 milioni di euro ad indennizzo dei danni provocati dal sisma nel 2016, ora l’Amministrazione comunale torna alla carica e incarica un consulente tecnico esterno che va ad affiancare, per rilievi, la società già chiamata dal Comune a stimare i danni subiti dagli immobili dell’ente, ovvero la Aon Hewitt Risk & Consulting srl.
L’Amministrazione comunale, avendo assicurato il proprio patrimonio per i danni causati da terremoto e da altri eventi atmosferici straordinari con la Bta Insurance company, incassato finora un indennizzo che, come detto, si è attestato sui 5,5 milioni di euro, ha ora attivato la procedura di sinistro anche per l’evento sismico del 18 gennaio 2017, denunciando i danni subiti dagli immobili di proprietà comunale, con la necessità di andare anche a valutare i danni provocati dall’emergenza neve contestuale al terremoto e l’aggravamento degli immobili già danneggiati nel 2016. L’atto di transazione con la compagnia assicurativa e il relativo indennizzo di 5.560.000 euro già incassato dall’Arengo risulta, infatti, essere per riferito a «tutti i danni subiti dalle cose assicurate a seguito del sinistro da terremoto accaduto il 24 agosto 2016, ricomprendendo all’interno di tale risorsa anche la somma di spettanza al perito di parte, pari a 150.000 euro».
A questo punto, l’Amministrazione comunale ha deciso di procedere con la valutazione dei danni subiti anche nel 2017, proprio a seguito delle ulteriori forti scosse telluriche e dell’emergenza neve, andando ad affiancare la società già incaricata delle perizie di parte per il Comune con un esperto che possa svolgere l’attività tecnica specifica di redazione dei rilievi e del computo dei danni. La scelta è ricaduta sull’ingegner Carlo Zucchi. Un affiancamento ai tecnici comunali che è finalizzato alla determinazione dei danni in contraddittorio con il perito nominato dalla compagnia assicuratrice e, in relazione alla tipologia di danni subiti a seguito della concomitanza dell’azione sismica e degli eccezionali eventi atmosferici del gennaio 2017, alla necessità di individuare gli aggravamenti degli effetti subiti dagli immobili rispetto agli eventi sismici precedenti. Si potrà capire, dunque, quali opere o edifici comunali possano essere inserite, per i danni subiti, all’interno di questa seconda scheda di richiesta di indennizzo e con quali possibili somme. Stando alla vecchia polizza assicurativa contro i rischi, stipulata dall’Arengo, il massimale era di 5 milioni di euro, ma con un surplus possibile di altri tre. Oltre alle procedure tradizionali per ottenere i rimborsi post terremoto dalla Protezione civile, infatti, l’Arengo ha giocato anche la partita legata all’assicurazione sul patrimonio comunale. Una carta che è riuscita a far valere anche quando, ad un certo punto, si era profilata l’ipotesi di una riduzione dei contributi governativi in base agli indennizzi assicurativi incassati. Fatto sta che al momento nelle casse dell’Arengo sono entrati questi 5,5 milioni dall’assicurazione oltre ai rimborsi previsti dalla Protezione civile che continueranno ad arrivare. E in attesa anche che si chiuda questa ulteriore partita relativa ai danni stimati nel 2017.