Si avvicina l’inverno ed ecco che si riapre un piccolo spiraglio sul fronte dei dehors. Un tema a lungo dibattuto, finito anche con qualche appendice giudiziaria senza esito, e poi chiuso quasi in maniera perentoria dopo il regolamento approvato in consiglio comunale, con il benestare e le indicazioni della Soprintendenza, che non consente di fatto l’utilizzo di strutture chiuse. Adesso, però, cavalcando un po’ anche le deroghe concesse per il terremoto a quelle attività con sede inagibile e la possibilità di utilizzare strutture temporanee sul suolo pubblico in periferia, l’assessore al commercio Alessandro Filiaggi intende provare, sempre cercando il confronto e la massima collaborazione con la Soprintendenza, ad individuare qualche possibile soluzione, flessibile e temporanea (per il solo periodo invernale da dicembre a fine febbraio) per andare incontro anche alle attività commerciali del centro storico. Sempre tenendo conto di vincoli, omogeneità e prescrizioni del regolamento, si intende provare a trovare ipotesi percorribili in zone meno sensibili (quindi escludendo ad esempio piazza del Popolo) per aiutare i pubblici esercizi ad attrarre maggiore clientela nel difficile periodo invernale e reggere l’urto degli effetti post-terremoto, tra danni subiti e trasferimenti obbligati.
Proprio alla luce dell’avvicinarsi della stagione più rigida, ecco che l’Arengo attraverso l’assessore Filiaggi sembra intenzionato a fare un tentativo, cauto e rispettoso delle regole, per cercare di tendere una mano a quelle attività che ora si accingono ad affrontare il periodo più duro dell’anno per quel che riguarda gli incassi. Incassi già intaccati, negli ultimi due anni, anche dagli effetti del post sisma Lo stesso Filiaggi non si sbilancia, ma conferma l’intenzione di voler provare a fare un piccolo passo avanti dal punto di vista dei dehors.
«Tenendo fermo il doveroso rispetto del regolamento approvato – accenna l’assessore – vorrei provare a riaprire in stretta e piena collaborazione con la Soprintendenza la possibilità di individuare qualche soluzione temporanea nelle zone del centro dove si ritenga possibile per aiutare gli esercenti con il benestare su coperture o altre strutture non impattanti che consentano l’utilizzo del suolo pubblico anche nel periodo più freddo. Ovviamente, partendo dagli elementi di arredo già consentiti dal regolamento, ma implementabili solo per tre mesi, da dicembre a febbraio, con possibili accorgimenti consentiti dalla stessa Soprintendenza. Questo anche tenendo conto del fatto che siamo in una zona che ha avuto effetti negativi causati dal sisma e che, quindi, potrebbe avere una deroga temporanea pur nel rispetto del contesto architettonico». Un piccolo spiraglio che sembra aprirsi, dunque, anche se magari i tempi sono stretti per una attuazione immediata. Soprattutto considerando anche il fatto che tutto dovrebbe passare attraverso un confronto collaborativo, come sottolineato dall’assessore Filiaggi, con la Soprintendenza. Con quest’ultima che, in ogni caso, si era riservata a suo tempo l’ipotesi di valutare qualche soluzione rimovibile come un prototipo di dehors retrattile. Il tentativo, però, si farà, se non altro per poter intanto servire a tracciare un percorso anche per il prossimo anno e per gli anni a seguire. Perché mai come in questa fase le attività commerciali, spesso costrette anche a spostarsi, hanno bisogno di un aiuto.