Ospedale unico e Consiglio rovente, Fioravanti stoppa la richiesta di rinvio di Ameli e Viscione

La polemica politica si accende già prima della seduta aperta del consiglio comunale, prevista per domani pomeriggio alle ore 16 a Palazzo dei Capitani, sul tema dell’ospedale unico del Piceno e della rete sanitaria.
Se i capigruppo di Pd e Udc, Ameli e Viscione, hanno richiesto con una lettera al presidente del consiglio comunale, Marco Fioravanti, di rinviare il consiglio comunale per l’assenza del presidente della Regione Ceriscioli aggiungendo anche la convocazione dei sindaci del cratere dal nuovo commissario Farabollini, sempre domani, ora arriva la risposta dello stesso Fioravanti.

“Con questa lettera che avere inviato – scrive Fioravanti – rischiate di diventare come i bravi di Don Rodrigo dove Ceriscioli impone che “questo consiglio non s’ha da fare”. Vi rammento l’iter istituzionale evolutosi nelle ultime settimane, visto che spesso siete stati assenti nelle capigruppo dove si prendono le decisioni organizzative, in cui questo Consiglio comunale ha dato tre date disponibili al Presidente della giunta regionale, tutte e tre disattese e con la Sua richiesta di fare il Consiglio il 30 ottobre. Subito dopo la nostra massima disponibilità per organizzare il Consiglio nel medesimo giorno, arriva la comunicazione della segreteria del Presidente dicendo che la data da loro stessi richiesta non era più fattibile e di spostarlo dopo la metà di novembre per poter partecipare ad un c onsiglio comunale di Pesaro, convocato successivamente alla nostra convocazione dove dagli atti sembra sia stato inserito un punto occasionale sulla sanità. Non è mia consuetudine polemizzare e cerco sempre di avvicinare le volontà dei singoli gruppi consiliari attraverso la mediazione, ed anche questa volta, sentiti i capigruppo in conferenza, abbiamo deciso con la maggioranza dei presenti di convocare ugualmente il consiglio comunale aperto sulla sanità per il giorno 30 ottobre, certi della presenza di un delegato del presidente Ceriscioli e con la massima disponibilità a convocarne un altro in altra data di disponibilità del presidente stesso. Questa decisione la condivido pienamente per due ragioni: Ascoli non è seconda a nessuno altro e vuole pari dignità, tra esigenze di élite ed esigenze di popolo io sarò sempre dalla parte de popolo e poter far esprimere la volontà di popolo attraverso gli strumenti che la democrazia ci offrono è la più bella manifestazione della buona politica e dell’amore per Ascoli. La riunione convocata a Camerino dal neo commissario Farabolini, credo sia importante per il territorio, quindi proporrò in apertura dei lavori di iniziare il Consiglio un’ora più tardi per consentire ai sindaci del cratere di portare le loro istanze nell’assise del nostro straordinario capoluogo e che tale vogliamo rimanga per sempre. Riconoscendo la vostra lunga esperienza politico amministrativa vi chiedo di mettere da parte la casacca di partito e partecipare attivamente domani in Consiglio cercando di spegnere il fuoco e difendere insieme il popolo ascolano ed i suoi legittimi diritti”.

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