I rifiuti piceni continueranno ad essere smaltiti a Fermo fino alla fine dell’anno. Poi, per il 2019, si valuterà una tra le quattro soluzioni sul tavolo. E’questo il segnale che arriva dal comitato ristretto dell’Ata, l’ambito territoriale per l’ambiente e i rifiuti, chiamato a riunirsi dal presidente uscente Paolo D’Erasmo dopo le preoccupazioni emerse a seguito di una lettera inviata dall’Asite, la società che gestisce la discarica fermana, con la quale si indicava l’8 novembre quale data ultima per il conferimento dei rifiuti indifferenziati dei comuni piceni. Un allarme che rientra, almeno per l’anno in corso, in base ad una decisione dell’Ata, proprio attraverso il coordinamento ristretto, che si fa forza sul protocollo d’intesa siglato per usufruire dell’impianto di conferimento di Fermo fino al 31 dicembre. E così sarà, come ribadisce lo stesso D’Erasmo. Per una decisione sulla discarica da utilizzare da gennaio in poi, invece, tutto è rimandato all’assemblea dell’Ata che dovrebbe riunirsi intorno a metà novembre, sotto il mandato del nuovo presidente della Provincia, per individuare una tra le quattro possibili soluzioni ipotizzate o eventuali, ulteriori alternative.
RIFIUTI A FERMO
Nessuna emergenza fino a fine anno: i rifiuti indifferenziati continueranno ad essere smaltiti a fermo. Lo sottolinea D’Erasmo proprio nell’ultimo suo giorno da presidente della Provincia.
«Non c’è nessuna preoccupazione – spiega il presidente uscente – considerando che c’è un accordo siglato con Fermo per l’utilizzo della discarica fino al 31 dicembre e così sarà. Dovrà essere rispettato quell’accordo e si continuerà, quindi, a conferire i rifiuti piceni in quell’impianto. Non esistono problemi, così non è possibile procedere con un decreto per un’alternativa essendo in presenza di un accordo in essere formalizzato a suo tempo. Quindi a breve termine, ovvero fino alla fine dell’anno, non esiste problema sulla discarica da utilizzare». In questo modo D’Erasmo stoppa nell’immediato anche la proposta avanzata dall’Ascoli servizi comunali, con abbancamento possibile nello spazio rimanente sopra la quinta vasca. Proposta che rimane sul tavolo eventualmente tra le scelte possibili per il 2019.
Se la soluzione resterà quella attuale, della discarica di Fermo, fino alla fine dell’anno in corso, il problema si proporrà, inevitabilmente, per il 2019. Ed in tal senso, come conferma lo stesso D’Erasmo, sarà l’assemblea dell’Ata che dovrebbe riunirsi intorno a metà novembre a prendere una decisione tra le possibili soluzioni. «Al momento – spiega D’Erasmo – le soluzioni che abbiamo presentato all’attenzione del comitato ristretto, sono quattro. Bisogna vedere cosa succederà al Tar per la questione Geta, inoltre c’è la proposta di Ascoli servizi comunali per l’utilizzo dello spazio rimanente nella quinta vasca di Relluce. A queste due ipotesi aggiungiamo la possibilità di utilizzare una discarica che potrebbe essere utilizzabile nel vicino Abruzzo oltre alla discarica di Pesaro. Ma in questo senso sarà l’assemblea dell’Ata che dovrebbe essere convocata per metà novembre a prendere una decisione».