Riqualificazione capannone ex Sauc, per sbloccare 1,7 milioni manca solo la firma

Campo Parignano è in attesa, ormai da diversi mesi, di una convenzione che consentirà di sbloccare quasi 1,7 milioni di euro per riqualificare il capannone ex Sauc. Soldi conquistati dall’Arengo attraverso il bando per le aree degradate, laddove si era deciso di presentare un progetto importante proprio per risanare e rigenerare quel vecchio manufatto che, comunque, ha una non trascurabile funzione sociale per il quartiere. L’Arengo, dal punto di vista procedurale, una volta avuto l’ok ufficiale ad inizio anno dello sblocco del finanziamento, è ancora in attesa di una chiamata, da parte del Ministero per le infrastrutture, per poter siglare questa benedetta convenzione che consentirà di definire cronoprogramma e avvio degli interventi previsti.

 

Dopo aver partecipato al bando per le aree degradate, l’Arengo aveva visto, nel 2017, il proprio progetto per la riqualificazione di quel capannone a Campo Parignano classificarsi al cinquantesimo posto su ben 451 proposte complessive. Ma in prima battuta i soldi stanziati, circa 80 milioni, consentivano di finanziare solo i primi 46. Lasciando, quindi, fuori il discorso ascolano. Ma proprio all’inizio del 2018, con un ulteriore provvista finanziaria stanziata dal Ministero per le infrastrutture, pari a circa 90 milioni di euro, ecco che l’Amministrazione comunale ascolana riceveva la bella notizia dello sblocco dei fondi richiesti, come detto pari a circa 1,7 milioni di euro, per il progetto di Campo Parignano. Da quel momento, però, l’Arengo è ancora in attesa di una chiamata a Roma per firmare la convenzione che, come detto, sbloccherà i lavori.

 

Nel dettaglio progettuale, l’intervento sull’ex capannone Sauc prevede il completamento del piano terra del chiostro minore attraverso la realizzazione di un centro di aggregazione culturale composto da biblioteca, spazi per attività didattico-ricreative di tipo laboratoriale, spazi di co-working e servizi collegati. Inoltre, è previsto il recupero del capannone esistente attraverso il reinserimento delle attuali funzioni (sestiere, Tufilla club e palestra) e, in aggiunta, la realizzazione del centro diurno per disabili ora situato in un altro quartiere cittadino. L’intervento socio-culturale prevede la realizzazione di laboratori creativi di arte contemporanea rivolti a giovani disoccupati o inoccupati, finalizzati alla produzione artistica “site specific” per l’area oggetto di rigenerazione. Le opere realizzate saranno collocate negli spazi urbani per i quali sono state concepite agendo progressivamente sul decoro urbano del quartiere. Previsti, inoltre,  interventi di street art con finalità rigenerative dell’area urbana in questione, oltre che qualificanti per l’intera città. E ancora, attività legate alla promozione del libro e della lettura da realizzare all’interno degli spazi della nuova biblioteca.

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