Si rincorrono ancora ordinanze di inagibilità e qualche cantiere per messe in sicurezza di edifici. E la situazione di post-emergenza non esclude nessuno, incluso l’edificio della Banca d’Italia, ora alle prese con i lavori, e persino l’Ordine degli ingegneri che, rimasto senza sede, adesso corre ai ripari con un avviso pubblico. Casi che confermano l’effetto pesante e tangibile del sisma sul centro storico. Per quel che riguarda la sede della Banca d’Italia, dove si sta avviando un necessario intervento di messa in sicurezza, ieri e oggi sono previsti gli accessi nella zona pedonale dei mezzi dell’impresa incaricata nel tratto di corso Mazzini tra corso Trieste e largo Crivelli per poter consentire la sistemazione dei ponteggi che serviranno proprio per i lavori previsti sul fabbricato che ospita la sede istituzionale della banca. I mezzi potranno, fino ad oggi, transitare nelle fasce dalle 6 alle 7 e dalle 14,30 alle 15,30, preservando l’isola pedonale nei restanti orari. Poi si passerà all’installazione dei ponteggi che consentiranno di intervenire sulla facciata dell’importante edificio e avviare la messa in sicurezza.
Nel novembre 2016, anche la sede dell’Ordine degli ingegneri di Ascoli risultò danneggiata dal terremoto, in via delle Torri, come confermato a a seguito di un sopralluogo da cui si desunse che “complessivamente il quadro fessurativo interno ai locali comporta il non utilizzo degli stessi”. Locali dichiarati, quindi, non agibili. Adesso, proprio per individuare una nuova soluzione, l’Ordine ha deciso di ricorrere ad un avviso pubblico per cercare una nuova sede con determinate caratterisiche. Per la precisione, si richiede un appartamento da affittare di una superficie minima di 110 metri quadrati e massima di 150 metri quadrati. I locali – secondo l’avviso – devono essere facilmente accessibili con ingresso indipendente o collegamenti orizzontali e verticali comuni (ascensori e scale interne) razionalmente disposti nel fabbricato. L’appartamento deve essere inserito in un edificio di costruzione per quanto possibile recente e che non abbia riportato danni a causa del sisma del 2016. Deve essere, inoltre, in una zona della città dotata di servizi (ad esempio punti di ristoro e bar), con agevoli collegamenti, assicurati da adeguati servizi di trasporto pubblico e con parcheggi di pertinenza (a raso o interrati) o parcheggi pubblici nelle vicinanze.