L’ipotesi per la riacquisizione dei parcheggi da parte dell’Arengo passa ora, per l’Arengo, attraverso due strade parallele: da una parte inizia la caccia ai possibili fondi necessari per ricomprare le strutture per la sosta, con un prezzo previsto (secondo quanto confermato dal sindaco Castelli) di 5,5 milioni di euro; dall’altra, invece si tratta di imboccare una strada procedurale che prevede, dopo l’analisi dei conteggi, un confronto con la Saba per lo sblocco della cessione per poi valutare le rispettive posizioni sul riequilibrio del Piano finanziario della sosta, salvo arrivare – in mancanza di un accordo – a portare tutta la questione davanti al previsto collegio arbitrale.
Il primo, necessario passo per poter pensare di riacquistare anzitempo i parcheggi e, quindi, la gestione della sosta, è inevitabilmente quello della caccia ai fondi che dovrebbero servire a coprire la spesa necessaria, quale prezzo di vendita, determinata in base alla convenzione e proprio a fine anno confermata dal sindaco Castelli in 5,5 milioni di euro. In tal senso, proprio il presidente della commissione consiliare servizi comunali, Simone Matteucci, che sta portando avanti il discorso, procederà ora con una convocazione congiunta con la commissione consiliare bilancio, proprio per valutare, oltre ad entrare nel dettaglio dei conteggi, anche come andare a recuperare le somme necessarie per la riacquisizione dei parcheggi. Tutto questo considerando che l’eventuale inserimento di questa destinazione di somme dovrebbe avvenire proprio in questa fase in cui si dovrà lavorare per predisporre il bilancio di previsione 2019 che la giunta deve mettere a punto. Tra le ipotesi già ventilate ed emerse anche nel corso dell’ultima commissione figura quella di andare innanzitutto a riutilizzare i 2,2 milioni di euro incassati dall’Arengo dalla vendita delle due farmacie comunali di Porta Romana e Brecciarolo. I restanti soldi, inoltre, potrebbero arrivare – come ipotizzato anche da Matteucci – dalla programmata vendita di Palazzo Guiderocchi, considerando che la stima pervenuta dall’Agenzia del territorio sarebbe di circa 3,3 milioni di euro. In pratica, quello che mancherebbe per coprire il prezzo previsto dei parcheggi. Ma, chiaramente, bisogna capire anche se e quando la vendita del palazzo andrà a buon fine. Ed in alternativa la strada potrebbe essere quella dell’accensione di un mutuo con ratei da pagare con gli utili derivanti, nel corso degli anni, dagli stessi parcheggi.
Lo scenario risulta molto complesso, in ogni caso, per quel che riguarda il riequilibrio. Considerando che c’è la stessa Saba che richiede 8,5 milioni di euro per il rispetto economico della convenzione. Una cifra che, tra l’altro, andando avanti senza alcuna intesa, rischia di crescere (perlomeno sulla carta) ulteriormente. Di contro, invece, l’Arengo fa forza sulla delibera con la quale, nel 2011, si concedevano ulteriori 900 posti a riequilibrio del Piano economico – in prevalenza nella zona di Campo Parignano – che però la Saba non attivava. E’ chiaro, quindi, che l’Arengo dovrà in ogni caso aprire un confronto con la Saba anche per far valere l’opzione di riacquisto e in questo caso dovrebbe acquisire apposito ramo d’azienda relativo ai parcheggi ascolani, d’intesa con la multinazionale. Per poi valutare successivamente l’aspetto degli equilibri. In caso di disaccordo tutto potrebbe finire davanti ad un collegio arbitrale (come da convenzione).