La provincia ascolana seconda nelle Marche per denunce di incidenti stradali per colpa

La provincia di Ascoli è seconda, dietro quella di Fermo (6,77%), con un 5,64%, per quel che riguarda  il maggior ricorso alle assicurazioni per denunciare sinistri con colpa. Seguono Ancona (5,37%), Pesaro e Urbino (2,64%) e Macerata (4,88%), con valori più bassi. Nel Piceno, dunque, sono di più rispetto ad altre province marchigianei le denunce alle assicurazioni di incidenti per colpa. Lo dicono i dati di uno studio realizzato da Facile.it. Si tratta di quegli incidenti che, quindi, fanno aumentare il costo della Rc auto. In termini percentuali , il dato ascolano – così come quello medio marchigiano del 4,87% del campione analizzato –  risulta decisamente superiore rispetto alla media nazionale (3,83%). Lo stesso studio indica in 482,25 euro il premio assicurativo medio pagato in provincia di Ascoli a dicembre 2018, con un incremento del 6,98% rispetto all’anno precedente.

Intanto si conferma ancora consistente la percentuale di persone che, grazie a quanto verificato dalla polizia municipale attraverso la nuova tecnologia dello street control, risultano girare a bordo di auto, in città, senza alcun tagliando assicurativo. I casi, di fatto, sono a cadenza quotidiana e questo, trattandosi nella maggior parte dei casi di assicurazioni scadute e non rinnovate per il mancato pagamento della rata annuale o semestrale, evidenzia chiare difficoltà economiche di diversi automobilisti. Con il capoluogo piceno che, comunque, si ritrova in linea con la media nazionale che vedrebbe circa il 13% delle auto circolanti senza la copertura assicurativa. In tal senso, l’Arengo, attraverso la polizia municipale, ha già da diversi mesi avviato i controlli delle auto attraverso le nuove apparecchiature tecnologiche, consentendo di risalire alla situazione di ogni vettura semplicemente attraverso la ripresa del numero di targa. Le auto che circolano come mine vaganti, senza alcuna assicurazione (e prima, in una certa percentuale, usavano anche tagliandi taroccati che in realtà non garantivano alcuna copertura) rappresentano, comunque, un fenomeno che cresce, nonostante i controlli dei vigili urbani con l’apposita strumentazione tecnologica.

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