Rifiuti a giorni alterni nelle due discariche di Relluce e Geta individuate dalla Provincia per tamponare l’emergenza dopo la conclusione dei conferimenti nel Fermano. Ora, dopo l’annuncio, c’è il decreto del presidente dell’ente provinciale, Sergio Fabiani, che formalizza le procedure per i conferimenti dei rifiuti piceni negli impianti di smaltimento. Fatte tutte le premesse, Fabiani con il provvedimento decreta che la società Picenambiente, in qualità di gestore del polo impiantistico di Relluce, sarà «tenuta a conferire, a giorni alterni, i rifiuti derivanti dal trattamento dei rifiuti solidi urbani nonché i rifiuti urbani cimiteriali dei comuni della provincia di Ascoli nell’impianto di Relluce, della società Ascoli servizi comunali, e nell’impianto nell’Alto Bretta della società Geta».
Il decreto prescrive anche che «la società Ascoli servizi comunali, è «tenuta ad abbancare in deroga nella vasca 5 della discarica di Relluce per un volume di 8.175 tonnellate solo ed esclusivamente i rifiuti urbani dei comuni della provincia di Ascoli nonché i rifiuti cimiteriali». E si aggiunge che «la società Geta , in deroga, è «tenuta ad abbancare nella vasca 3 della discarica sull’Alto Bretta per un volume di 3.500 tonnellate solo rifiuti urbani e rifiuti cimiteriali». Seguono tutte le prescrizioni tecniche per garantire i livelli di protezione di salute e ambiente, considerando che ogni 30 giorni si dovranno presentare riepiloghi delle quantità e tipologie di rifiuti abbancati. Il provvedimento, come indicato, avrà un’efficacia per un massimo di 6 mesi. La soluzione per l’immediato è stata, dunque, individuata ed ora attuata dalla Provincia.
«Prendo atto con soddisfazione – commenta il sindaco di Ascoli, Castelli – che il presidente della Provincia Sergio Fabiani abbia autorizzato il ritorno a Relluce dei rifiuti. Apprezzo l’operato del presidente, coerente con quanto richiesto dall’assemblea dei sindaci. All’interno del provvedimento vorrei sottolineare l’importante passaggio in cui la Regione chiarisce ancora una volta come Relluce non sia in frana e non presenti instabilità dei versanti».