Primi ricorsi in Prefettura per le multe comminate dalla Provincia con gli autovelox, lungo la strada Picena, nel periodo in cui il tratto in questione era già passato all’Anas e, quindi, le macchinette per la velocità avrebbero dovuto essere spente. Proprio l’Amministrazione provinciale, solo il 29 novembre rispetto all’avvio della gestione Anas avvenuto il precedente 25 ottobre, aveva ammesso attraverso una nota ufficiale, di non aver spento l’autovelox perché non a conoscenza del passaggio di proprietà. Risolvendo la questione delle contravvenzioni rilevate in quel periodo (nonostante non fosse più valida la convenzione con la Regione per l’utilizzo dell’autovelox) con un rinvio «di ogni decisione agli organi giurisdizionali». Ovvero, giudici di pace o prefetto. Ma su questo punto è intervenuto il Movimento 5 stelle ascolano segnalando la decadenza dei termini per la presentazione di ricorsi al giudice di pace. Ed ecco, allora, la decisione di diversi utenti di ricorrere al prefetto chiedendo l’annullamento delle multe.
Se diversi automobilisti avevano già pagato la multa per superamenti della velocità rilevati con l’autovelox nel periodo “incriminato”, qualcun altro, invece, rientrando ancora nei tempi, ha deciso di rivolgersi al prefetto per chiedere l’annullamento della sanzione. Ed i primi ricorsi sono stati già formalizzati. Ricorsi nei quali, sostanzialmente, uno dei multati sottolinea che è stato multato sulla Picena lo scorso 30 ottobre e poi il successivo 2 novembre mentre guidava «non superando di oltre 10 km orari i limiti massimi di velocità». Nel documento consegnato alla Prefettura, si ricorda il passaggio di proprietà del tratto stradale dalla Provincia alla Regione il 28 novembre 2017, con accordo dall’11 aprile 2018, tra Regione e Provincia, per la prosecuzione della rilevazione automatica della velocità. Poi il cittadino multato ricorda che dal 24 ottobre 2018 la strada Picena è passata dalla Regione all’Anas. E sottolinea come «la Provincia dal 25 ottobre non era più autorizzata al rilevamento dei limiti di velocità su quella strada in quanto era decaduta la convenzione con la Regione Marche» e «l’Anas non risulta aver autorizzato la Provincia al rilevamento della velocità».