La ricostruzione, ad Ascoli, si conferma al rallentatore. La fase di avvio dei cantieri per risistemare gli edifici, nei fatti, risulta paradossalmente sempre più lenta. Basti pensare che se fino a dicembre era stata calcolata la presentazione di una pratica ogni 36 ore, adesso si viaggia ad una media di una domanda ogni 3 giorni presentata e inserita tra le procedure per la ricostruzione. Ed il riferimento è proprio al capoluogo piceno che, in termini numerici, è sicuramente tra i luoghi con il maggior numero di edifici dichiarati inagibili, per quel che riguarda la ricostruzione lieve, con almeno 1000 ordinanze a seguito di schede Aedes e con quasi 900 famiglie che percepiscono il contributo di autonoma sistemazione. E se qualcuno spera ancora in una possibile accelerazione per sbloccare i cantieri in città, al momento a parlare sono ancora i numeri tutt’altro che incoraggianti: le domande presentate per immobili inagibili ad Ascoli sono solo 286, di cui soltanto 86 hanno già avuto il benestare per la concessione di contribuiti e quindi per sbloccare i lavori, mentre 8 sono state le domande respinte e altre 192 sono ancora in attesa. Ed in totale, finora sono stati sbloccati contributi per un importo pari a 13,5 milioni di euro. Se poi, a tutto questo, aggiungiamo il fatto che dovrebbero arrivare ancora alcune centinaia di richiesta, ecco che si intuisce chiaramente come la speranza di rivedere la città senza impalcature e più sicura si infrange su un’attesa prevista di diversi anni.
A testimoniare l’estrema lentezza delle procedure, sia in fase di preparazione e presentazione delle istanze, sia in termini di istruttoria e conclusione, ci sono le cifre spietate pubblicate e costantemente aggiornate dagli Uffici per la ricostruzione. Ad oggi, le richieste di contributo e di contestuale sblocco dei lavori per risanare gli edifici inagibili provenienti da Ascoli sono, aggiornate a ieri, 286. In pratica, considerando che al 4 dicembre scorso erano 251, si deduce che nell’arco di quasi due mesi (per la precisione 52 giorni) sono state presentate solo 17 domande. In pratica, una media di una pratica ogni 3 giorni (0,3 pratiche al giorno). Il che lascia intendere quali possano essere i tempi di conclusione dell’iter per tutte le pratiche da istruire, ovvero le circa 200 presentate e ancora diverse altre centinaia in arrivo sulla scorta degli edifici dichiarati inagibili ad Ascoli.
Anche dal punto di vista dei contributi sbloccati, i tempi appaiono decisamente lunghi. Basti pensare che sulle 286 domande ascolane sul tavolo dell’Ufficio ricostruzione, soltanto 86 hanno ottenuto il sì per i finanziamenti. Mentre 8 sono state respinte. E’ chiaro, quindi, che anche i tempi di conclusione delle procedure hanno dei tempi di certo non brevissimi. Fatto sta che attualmente sono stati erogati a questi 86 richiedenti di Ascoli città complessivamente 13.527.991,29 euro. Una media di 150.000 euro ad intervento, anche se in realtà le cifre concesse sono molto diversificate. Si va dalla pratica che ha ottenuto il maggior contributo, al momento, pari a 1,4 milioni di euro, ad altre piccole pratiche con cifre che si aggirano addirittura tra i 4 ed i 6 mila euro.