Per il maxi-ponte di Monticelli si procede alla predisposizione della gara per l’appalto dei lavori. Intascata l’approvazione della variante urbanistica da parte di Piceno Consind insieme a tutti gli altri pareri necessari, adesso all’Arengo si spiana la strada per definire il bando – presumibilmente per primavera, entro la fine della legislatura – e procedere con l’aggiudicazione dei lavori. Lavori che prevedono, per la realizzazione della struttura – che sarà semicurva – circa 7,7 milioni di euro. Ed in tal senso, anche alla luce di nuove rimodulazioni, l’intenzione dell’Amministrazione comunale sembra essere quella di richiedere alle ditte che parteciperanno di includere nella somma anche il previsto intervento per la viabilità di accesso al ponte. In pratica, inserendo questa ulteriore opera con la realizzazione di una rotatoria e altri interventi a Castagneti, all’interno dello stesso appalto e, quindi, ferma restando la somma destinata inizialmente solo alla realizzazione del ponte. Su questa ipotesi, quindi, si starebbe ragionando proprio per la predisposizione del bando di gara.
Dopo l’adozione e la pubblicazione della variante urbanistica da parte di Piceno Consind e trascorsi anche i giorni previsti dalla pubblicazione, adesso l’Arengo ha chiuso il cerchio dal punto di vista dei pareri previsti dalla procedura, avendo già ottenuto le altre autorizzazioni. E a questo punto si spiana la strada per il bando di gara da oltre 7 milioni di euro – finanziati con i fondi per le periferie Iti 2 – che includerebbe la realizzazione del ponte e della relativa viabilità di accesso. In pratica, si andrebbe a ridurre al minimo il possibile ribasso includendo però un ulteriore intervento. Una gara che l’Arengo vorrebbe riuscire a sbloccare entro al fine della legislatura. Il progetto, rimodulato nell’ultima stesura, prevede un tracciato con semicurva e innesto a Monticelli nella zona di Croce di Tolignano e all’altezza del Bazar dell’assassino, in linea d’aria, per quel che riguarda Castagneti. Il ponte avrà una lunghezza di circa 180 metri, con pile di cemento a sostenere travi in acciaio. E’ prevista una carreggiata a due corsie con annessi marciapiedi e una doppia pista ciclabile, una in un senso di marcia e una nel senso opposto.
Per quel che riguarda la viabilità di accesso al ponte, dalla parte di Castagneti, l’innesto del ponte è previsto proprio all’altezza della curva che porta poi sotto il cavalcavia ferroviario. Dall’innesto, stando a quanto si sta definendo, dovrebbe essere realizzato un piccolo tratto di collegamento con l’attuale area camperisti e proprio in quell’area dovrebbe sorgere una rotatoria sottoquota, con la realizzazione di un nuovo cavalcavia vicino a quello esistente. Dalla rotatoria ci si potrebbe, quindi reimmettere – passando sotto il nuovo cavalcavia – sulla Piceno aprutina. Sotto il vecchio cavalcavia, invece, si dovrebbe lasciare solo una corsia a senso unico oltre ad un passaggio per i pedoni. Per quel che riguarda la riqualificazione di Castagneti, invece, l’Arengo avrebbe donato a Piceno Consind la progettazione rinunciando, di fatto, all’intervento (che a suo tempo aveva anche ottenuto un finanziamento). Per il maxi-ponte, invece, l’obiettivo è stringere i tempi per bandire la gara d’appalto prima possibile. Con un cantiere che si aprirebbe sicuramente, vista la ristrettezza dei tempi, solo nella prossima legislatura.