La risposta dell’Ascoli Calcio è arrivata, puntuale, per manifestare l’interesse richiesto dall’Arengo, attraverso un avviso pubblico, riguardo la futura gestione dello stadio Del Duca. E se la società bianconera ha prontamente risposto all’appello, di contro non si sono fatte avanti, come prevedibile, altre società. Adesso, quindi, si spiana la strada all’accordo tra l’Amministrazione comunale e il sodalizio di corso Vittorio Emanuele, sulla base dei parametri già indicati nell’avviso, per arrivare non solo ad una gestione più lunga, ovvero di 5 anni, e quindi più adeguata, ma anche ad un parallelo percorso di sistemazione dello stadio per altri aspetti ancora da sanare. Aspetti di cui si farà carico proprio l’Ascoli Calcio sulla scorta di quanto sarà indicato nella nuova convenzione.
L’avviso diramato dall’Arengo – secondo quanto previsto dalle normative in materia – prevedeva l’arrivo di eventuali manifestazioni d’interesse per la futura gestione del Del Duca entro le ore 12 di ieri. E, come detto, l’unica a fare un passo avanti è stata l’Ascoli Calcio. Considerando che, in tal senso, erano stati inseriti parametri stringenti per evitare ogni possibile rischio di affidare l’impianto nelle mani di eventuali società non preparate a gestire uno stadio per i campionati di livello professionistico. E soprattutto, la possibilità di individuare ufficialmente la società bianconera come gestore dello stadio almeno per i prossimi 5 anni, sia per consentire un processo di riqualificazione più completa e di prospettiva.
A questo punto, si può mettere un punto fermo per guardare avanti serenamente. Punto fermo che, di fatto, va anche un po’ a riconoscere il grande sforzo compiuto dalla società sin dall’inizio, caricandosi senza alcun problema tutti quegli interventi che sono stati eseguiti, dall’avvio del nuovo corso e fino ad oggi, dal campo a diverse altre strutture del Del Duca, pur a fronte di una convenzione a breve scadenza. L’Ascoli Calcio, infatti, ha provveduto direttamente ad una serie di lavori fondamentali per poter utilizzare lo stadio: dalla sistemazione del tappeto erboso del campo (che all’inizio era indecente) all’attesa copertura della tribuna d’onore, senza dimenticare la realizzazione di nuovi impianti elettrici, la pulizia ancora in corso di tutti i locali che erano rimasti chiusi per diverso tempo, sotto la tribuna ovest, la pulizia anche di altri spazi dietro la curva sud, il rifacimento della seconda paratìa necessaria per la sicurezza dei tifosi, la sistemazione di tutte le schede per i tornelli e altro ancora. Interventi fatti in silenzio, anche con la volontà esplicitata di mettere mano appena possibile, burocrazia permettendo, anche al progetto di rifacimento della curva sud.
Il nuovo accordo che verrà formalizzato tra Arengo e Ascoli Calcio sarà, dunque, per una gestione quinquennale, con un canone annuo di 120.000 euro. E la società bianconera dovrà accollarsi, in base all’avviso pubblico, oltre alla manutenzione ordinaria e le utenze anche una serie di interventi di manutenzione straordinaria per il miglior funzionamento dell’impianto sportivo.