Ora le famiglie intenzionate ad acquistare la prima casa possono avere un importante aiuto economico. Ci sono, infatti, venticinquemila euro destinati a ciascuna delle prime 80 famiglie (con punteggi maggiori per Ascoli, in qualità di capoluogo e zona terremotata) che si inseriranno in graduatoria per i buoni casa. Si tratta di una misura che rientra – come già annunciato nel gennaio scorso dalla vice presidente della Regione, Anna Casini – nell’ambito del Piano di edilizia residenziale dell’ente regionale e che ora, attraverso un apposito avviso pubblicato dall’Arengo, consentirà anche agli ascolani di poter presentare apposita domanda. Considerando che il termine ultimo per richiedere il buono casa è fissato per il prossimo 17 maggio. Tra i requisiti per poter provare ad accedere al contributo, che come detto sarà di 25.000 euro per le prime 80 famiglie in graduatoria, c’è quello relativo al reddito annuo familiare che non dovrà essere superiore a 39.701,19 euro.
Con l’avviso pubblicato dall’Arengo, si comunica ufficialmente l’apertura dei termini per la presentazione delle domande di accesso ai buoni casa, ovvero contributi regionali per l’acquisto della prima casa. I fondi messi a disposizione dalla Regione, per tutto il territorio di competenza, ammontano a 2 milioni di euro e verranno utilizzati, come detto, per la concessione di buoni casa da 25.000 euro ciascuno alle prime 80 famiglie in graduatoria. Tali fondi sono destinati, per 1,5 milioni a soddisfare le richieste inserite nella graduatoria generale e per i rimanenti 500.000 euro a soddisfare le richieste inserite nella graduatoria speciale. A poter presentare la domanda sono le famiglie, anche composte da una sola persona, unioni civiili e convivenze di fatto. I richiedenti devono essere cittadini italiani o di altro Stato dell’Unione europea o a titolari di permesso di soggiorno Ue di lungo periodo o possessori del permesso di soggiorno di durata biennale. Devono avere la residenza nella regione da almeno 5 anni consecutivi, non devono essere titolari di una quota superiore al 50% del diritto di proprietà o altro diritto reale di godimento su una abitazione, ovunque ubicata, adeguata alle esigenze del nucleo familiare che non sia stata dichiarata inagibile.
Inoltre, il richiedente deve rientratre in un reddito del nucleo familiare calcolato Isee non superiore a 39.701,19 euro (che può essere elevato a 47.641,42 euro se uno dei componenti chiede di costituire un nucleo familiare autonomo). Infine, non deve aver avuto precedenti assegnazioni in proprietà o con patto di futura vendita di un alloggio realizzato con contributi pubblici o precedenti finanziamenti agevolati in qualunque forma concessi dallo Stato o da enti pubblici, salvo che l’alloggio non sia più utilizzabile senza aver dato luogo a indennizzo o a risarcimento del danno.
Il buono casa può essere concesso per l’acquisto di appartamenti con precise caratteristiche: a destinazione ad uso abitativo e conformità agli strumenti urbanistici; con conformità ai limiti dimensionali previsti dalla legge (ovvero una superficie utile dell’appartamento da
acquistare non superiore a 95 metri quadrati); non essere accatastati nelle categorie A/1, A/7 (fatta salva la possibilità di acquistare immobili appartenenti alla tipologia “villette a schiera”), A/8 e A/9;
prezzo di compravendita al metro quadrato non superiore al valore massimo pubblicato dall’Osservatorio del mercato immobiliare. E’ consentita la concessione del buono casa per appartamenti non ancora ultimati al momento della domanda di contributo, semprechè l’atto notarile di compravendita venga stipulato entro 10 mesi dalla comunicazione, da parte del Comune, dell’assegnazione provvisoria del contributo.