“Liberarsi dalla dipendenza affettiva”: questo il tema del seminario in programma il 5 maggio, all’ Hotel & Residenza 100 Torri. L’incontro sarà curato e condotto da Elisabetta Vatielli, counselor, e da Mara Fioravanti, psicosociologa e criminologa, entrambe ascolane. Essere reciprocamente dipendenti ed avere ogni tanto dei conflitti è un fattore normale e intrinseco nella coppia sana, che però, nelle dipendenze affettive, diventa sbilanciato. Le dipendenze affettive sono molto simili alle altre dipendenze da sostanze o comportamenti: in questo caso il dipendente si focalizza primariamente sulla relazione e sul partner (reale o immaginato), evitando così di confrontarsi con la propria realtà. Le relazioni disfunzionali sono spesso quelle in cui i partner vivono un ciclo di avvicinamento e di allontanamento che provoca grande gioia e vivacità, alternata a scontento, rabbia, sensi di colpa e dispiacere. Sono relazioni che possono durare poco tempo, oppure andare avanti per anni. In questo caso si tratta di dipendenze affettive più o meno gravi che spesso possono sfociare in vera e propria violenza psicologica o fisica. Di questi argomenti si parlerà approfonditamente nel corso del seminario, il cui focus è diretto alla descrizione delle radici e delle dinamiche di questa insidiosa dipendenza. Nel corso dell’incontro verranno illustrati anche i percorsi suggeriti per superare la schiavitù di questo disagio profondo e per ritrovare la propria dignità e serenità. Verranno esposte le dinamiche comportamentali dei dipendenti e degli evitanti e il loro ciclo di co-dipendenza, tramite una presentazione di diapositive, con l’interazione dei partecipanti ed uno spazio di condivisione. La reciprocità nella coppia è un elemento fondante ed intrinseco delle relazioni sane, ma nel caso della dipendenza affettiva i meccanismi del ‘dare’ e del ‘ricevere’ diventano sbilanciati, generando rapporti fortemente disfunzionali che possono andare avanti per anni. La dipendenza affettiva è un disturbo, spesso non riconosciuto e sottovalutato, che rientra nella categoria delle ‘nuove dipendenze’, ossia non correlate all’ uso di alcuna sostanza chimica, ove l’oggetto della dipendenza è costituito dall’ ‘altro’. Pur riguardando entrambi i generi, sembra interessare maggiormente quello femminile. Il seminario è rivolto a persone che si sentano coinvolte direttamente o indirettamente dal problema, a coloro che vogliano conoscere o approfondire l’argomento, o anche agli operatori della salute mentale e del benessere.